Pratiche di lettura e uso delle forme narrative nel teatro in carcere

L'articolo si pone come obiettivo il racconto e l'analisi del progetto “Parole che aprono i tuoi occhi al mondo”, progetto avviato nell'aprile 2015, per i detenuti della Casa circondariale di Cassino. Lo scopo dell’intero gruppo di attivisti/e, volontari/e, facilitatori/trici impegnati nel progetto è quello di usare la parola scritta o recitata, analizzata e condivisa, come mezzo di liberazione, capace di costruire un nuovo logos relazionale, per contribuire a prevenire gli atti di violenza sulle donne. Rielaborare storie personali, giocando sull’intreccio tra materiale autobiografico e finzionale, creare un luogo d’incontro come strumento educativo, realizzare quelle «crepe nel muro» che potenziano la dialettica tra il dentro e il fuori, tra l’intimo e il collettivo: questi sono stati gli obiettivi perseguiti nel laboratorio teatrale e che hanno condotto alla creazione dello spettacolo teatrale La città invisibile, libera interpretazione da Calvino, messo in scena il 15 aprile 2026 all'interno del Carcere di Cassino.