La scelta di dedicare un volume a studi sui chiostri realizzati nel mediter- raneo medievale nasce dall’esigenza di porre l’attenzione su un tema centrale della produzione architettonica, in un momento storico in cui il bacino era interessato da un vortice incessante di scambi, che favoriva la circolazione di uomini e idee. In questo contesto la Sicilia, e con essa l’arcipelago delle Eolie, occupava una posizione privilegiata, lungo una rotta importante verso le zone più interne del mediterraneo occidentale. Nel fondare a Li- pari, verso la fine del XI secolo, un’abbazia benedettina poi divenuta sede vescovile, Ruggero d’Altavilla († 1101) intendeva porre un avamposto di controllo del percorso via mare e dare centralità a un luogo sino ad allora periferico nello scacchiere sociale e politico. Si è ritenuto, pertanto, che l’isola di Lipari e più specificatamente il chiostro normanno di San Bartolomeo fossero ‘luogo predestinato’ da porre al centro del dibattito culturale sulla tematica chiostri e, in generale, degli argomenti dell’architettura e dell’arte medievale nel mediterraneo.
Da Lipari al mediterraneo: forme, idee e scambi culturali per la costruzione dei chiostri medievali / Carannante, Arianna. - (2024), pp. 21-24. - ARCHITETTURA MEDIEVALE. [10.36153/ARCHIMED-3-001].
Da Lipari al mediterraneo: forme, idee e scambi culturali per la costruzione dei chiostri medievali
Arianna CARANNANTE
2024
Abstract
La scelta di dedicare un volume a studi sui chiostri realizzati nel mediter- raneo medievale nasce dall’esigenza di porre l’attenzione su un tema centrale della produzione architettonica, in un momento storico in cui il bacino era interessato da un vortice incessante di scambi, che favoriva la circolazione di uomini e idee. In questo contesto la Sicilia, e con essa l’arcipelago delle Eolie, occupava una posizione privilegiata, lungo una rotta importante verso le zone più interne del mediterraneo occidentale. Nel fondare a Li- pari, verso la fine del XI secolo, un’abbazia benedettina poi divenuta sede vescovile, Ruggero d’Altavilla († 1101) intendeva porre un avamposto di controllo del percorso via mare e dare centralità a un luogo sino ad allora periferico nello scacchiere sociale e politico. Si è ritenuto, pertanto, che l’isola di Lipari e più specificatamente il chiostro normanno di San Bartolomeo fossero ‘luogo predestinato’ da porre al centro del dibattito culturale sulla tematica chiostri e, in generale, degli argomenti dell’architettura e dell’arte medievale nel mediterraneo.| File | Dimensione | Formato | |
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