Fin dal secondo dopoguerra, a seguito dell’impulso virtuoso della nascita e sviluppo delle scuole di ambientalismo scientifico, si sono evoluti e consolidati nel tempo approcci, metodi, tecniche e strumenti finalizzati alla valutazione degli effetti degli interventi antropici sull’ambiente. Il loro sviluppo si è articolato sulle diverse fasi del così detto “ciclo del progetto”, dall’analisi e interpretazione (ex ante, in itinere ed ex post) dei valori ambientali e paesaggistici naturali e antropici del territorio, alla misurazione quantitativa e qualitativa dei principali effetti delle trasformazioni d’uso del suolo alle differenti scale, fino all’applicazione dei dispositivi valutativi nell’ambito degli strumenti, che oggi definiamo più organicamente di “governo del territorio”, nell’ambito delle strategie e delle scelte della pianificazione. Un processo evolutivo lungo, articolato e ricco di varianti che ha condotto a riflettere sulla realtà ambientale in modo sempre più sottile e sofisticato, distinguendo e ordinando gerarchicamente categorie, fattori, componenti elementari e le loro modalità di valutazione quantitativa e qualitativa attraverso l’individuazione e l’utilizzo equilibrato di specifici indicatori semplici e via via più complessi. Il contributo intende aprire un primo campo di riflessione sulle questioni della “fragilità territoriale” attraverso la definizione di indicatori capaci di valutarne, sinteticamente e analiticamente in parallelo, entità e natura.
Le dimensioni della fragilità territoriale.Il caso dei comuni di Petrella Salto e Zagarolo / Monardo, Bruno; DI LODOVICO, Luana; Eugeni, Federico. - (2024), pp. 84-100.
Le dimensioni della fragilità territoriale.Il caso dei comuni di Petrella Salto e Zagarolo
Bruno Monardo
;Luana Di Lodovico;
2024
Abstract
Fin dal secondo dopoguerra, a seguito dell’impulso virtuoso della nascita e sviluppo delle scuole di ambientalismo scientifico, si sono evoluti e consolidati nel tempo approcci, metodi, tecniche e strumenti finalizzati alla valutazione degli effetti degli interventi antropici sull’ambiente. Il loro sviluppo si è articolato sulle diverse fasi del così detto “ciclo del progetto”, dall’analisi e interpretazione (ex ante, in itinere ed ex post) dei valori ambientali e paesaggistici naturali e antropici del territorio, alla misurazione quantitativa e qualitativa dei principali effetti delle trasformazioni d’uso del suolo alle differenti scale, fino all’applicazione dei dispositivi valutativi nell’ambito degli strumenti, che oggi definiamo più organicamente di “governo del territorio”, nell’ambito delle strategie e delle scelte della pianificazione. Un processo evolutivo lungo, articolato e ricco di varianti che ha condotto a riflettere sulla realtà ambientale in modo sempre più sottile e sofisticato, distinguendo e ordinando gerarchicamente categorie, fattori, componenti elementari e le loro modalità di valutazione quantitativa e qualitativa attraverso l’individuazione e l’utilizzo equilibrato di specifici indicatori semplici e via via più complessi. Il contributo intende aprire un primo campo di riflessione sulle questioni della “fragilità territoriale” attraverso la definizione di indicatori capaci di valutarne, sinteticamente e analiticamente in parallelo, entità e natura.File | Dimensione | Formato | |
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