La problematizzazione del rapporto tra essere umano e natura – nelle sue complesse declinazioni di carattere etico, sociale e politico – è divenuta negli ultimi vent’anni (circa) uno dei campi più indagati del discorso artistico, parallelamente a una crescente sensibilità pubblica verso i temi ambientali. Il contributo intende indagare le trasformazioni e le peculiarità che il paesaggio assume nelle pratiche artistiche del XXI secolo, alla luce della teorizzazione dell’Antropocene (Crutzen, 2000). Si propongono alcuni casi studio, tra i molti possibili, funzionali a evidenziare tre aree di interesse in cui la dialettica tra paesaggio e Antropocene prende forma: la produzione di immaginari dell’altrove nelle opere video di Pierre Huyghe e Armin Linke; la critica al colonialismo e al Capitalocene (Demos 2017) nei progetti di Allora & Calzadilla e di Delaine Le Bas; l’accezione di paesaggio come ecosistema postantropocentrico, sia in chiave queer con Annie Sprinkle & Beth Stephens e Anne Duk Hee Jordan, sia in chiave multispecista con le opere di Jenna Sutela e Precious Okoyomon.
Il paesaggio ai tempi dell’Antropocene tra immaginari dell’altrove, pratiche decoloniali e processualità multispecie / Desideri, Arianna. - (2024), pp. 105-130.
Il paesaggio ai tempi dell’Antropocene tra immaginari dell’altrove, pratiche decoloniali e processualità multispecie
Desideri, Arianna
2024
Abstract
La problematizzazione del rapporto tra essere umano e natura – nelle sue complesse declinazioni di carattere etico, sociale e politico – è divenuta negli ultimi vent’anni (circa) uno dei campi più indagati del discorso artistico, parallelamente a una crescente sensibilità pubblica verso i temi ambientali. Il contributo intende indagare le trasformazioni e le peculiarità che il paesaggio assume nelle pratiche artistiche del XXI secolo, alla luce della teorizzazione dell’Antropocene (Crutzen, 2000). Si propongono alcuni casi studio, tra i molti possibili, funzionali a evidenziare tre aree di interesse in cui la dialettica tra paesaggio e Antropocene prende forma: la produzione di immaginari dell’altrove nelle opere video di Pierre Huyghe e Armin Linke; la critica al colonialismo e al Capitalocene (Demos 2017) nei progetti di Allora & Calzadilla e di Delaine Le Bas; l’accezione di paesaggio come ecosistema postantropocentrico, sia in chiave queer con Annie Sprinkle & Beth Stephens e Anne Duk Hee Jordan, sia in chiave multispecista con le opere di Jenna Sutela e Precious Okoyomon.| File | Dimensione | Formato | |
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