Pur se all’esterno della cornice istituzionale europea, la sottoscrizione a Roma del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia nel novembre 2021 costituisce un punto di ripartenza decisivo nel processo d’integrazione del Continente, che si rende ancora più necessario dall’insorgere di nuove sfide geopolitiche che tanto Roma quanto Parigi non possono (più) affrontare da sole. Appare particolarmente evidente sia nell’ambito politico-militare che in quello sanitario, soprattutto nell’ultimo biennio, la necessità ineludibile di una maggiore cooperazione che investe pariteticamente anche il dominio dell’economia e dell’industria, a cui non a caso il Trattato dedica ampio spazio, fino a istituire strumenti permanenti di confronto tra i ministeri responsabili delle politiche per lo sviluppo. I settori su cui può concentrare l’integrazione economica spaziano dall’automotive all’energia, passando per l’aerospazio. I tempi del veto dell’Eliseo alla fusione Fincantieri-Stx sembrano lontani, ma i pericoli di un’integrazione sbilanciata non vanno sottovalutati.
Cooperazione e concorrenza economica / Piccinini, Alessia; Sorio, Nicolo. - (2023), pp. 127-134.
Cooperazione e concorrenza economica
Nicolo Sorio
2023
Abstract
Pur se all’esterno della cornice istituzionale europea, la sottoscrizione a Roma del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia nel novembre 2021 costituisce un punto di ripartenza decisivo nel processo d’integrazione del Continente, che si rende ancora più necessario dall’insorgere di nuove sfide geopolitiche che tanto Roma quanto Parigi non possono (più) affrontare da sole. Appare particolarmente evidente sia nell’ambito politico-militare che in quello sanitario, soprattutto nell’ultimo biennio, la necessità ineludibile di una maggiore cooperazione che investe pariteticamente anche il dominio dell’economia e dell’industria, a cui non a caso il Trattato dedica ampio spazio, fino a istituire strumenti permanenti di confronto tra i ministeri responsabili delle politiche per lo sviluppo. I settori su cui può concentrare l’integrazione economica spaziano dall’automotive all’energia, passando per l’aerospazio. I tempi del veto dell’Eliseo alla fusione Fincantieri-Stx sembrano lontani, ma i pericoli di un’integrazione sbilanciata non vanno sottovalutati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.