A partire dall’osservazione dell’ordinario e da ciò che vediamo quotidianamente nel nostro transitare rapido nella città, il contributo grafico è un invito a fermare lo sguardo e a leggere le mura non più soltanto come monumento continuo che segna un confine territoriale, ma come dispositivo infrastrutturale, metamorfico, domestico e collettivo in cui si manifestano condizioni d’uso che colonizzano le sue forme, dimensioni e spessori. Superfetazioni architettoniche, presenze animali, vegetazione selvatica e insediamenti informali amplificano la dimensione primordiale e viscerale di un abitare, a con contatto con il suolo, che dissolve il confine tra spazio interno ed esterno, tra casa e città. Le mura diventano così soglie domestiche che accolgono ogni forma di vita.
Mura domestiche e sinantropiche / Zandri, Emiliano. - (2024).
Mura domestiche e sinantropiche
Emiliano Zandri
2024
Abstract
A partire dall’osservazione dell’ordinario e da ciò che vediamo quotidianamente nel nostro transitare rapido nella città, il contributo grafico è un invito a fermare lo sguardo e a leggere le mura non più soltanto come monumento continuo che segna un confine territoriale, ma come dispositivo infrastrutturale, metamorfico, domestico e collettivo in cui si manifestano condizioni d’uso che colonizzano le sue forme, dimensioni e spessori. Superfetazioni architettoniche, presenze animali, vegetazione selvatica e insediamenti informali amplificano la dimensione primordiale e viscerale di un abitare, a con contatto con il suolo, che dissolve il confine tra spazio interno ed esterno, tra casa e città. Le mura diventano così soglie domestiche che accolgono ogni forma di vita.File | Dimensione | Formato | |
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