Nuovi modelli di maschilità al Festival di Sanremo 2022. Un'analisi visuale sulle performance di genere di Achille Lauro, Michele Bravi ed Rkomi

Il Festival di Sanremo è uno dei più grandi eventi della televisione italiana per audience e prestigio. Si colloca all'interno di complesse dinamiche socio-culturali comprensibili attraverso una prospettiva ecologica. Negli ultimi anni ha presentato cantanti le cui performance tendono sempre a sfidare le tradizionali espressioni di genere, proponendo un'accoglienza mista, polarizzata. Le scelte del presentatore Amadeus, su questo versante, riflettono la tendenza all'assimilazione nel mainstream di significanti queer che si propongono di sfidare il genere nelle produzioni pop audiovisive [Ferrante, 2019]. A tal proposito la proposta focalizza la sua attenzione sulle performance delle mascolinità [Butler, 1990 e 2004; Connell, 1995; Feasey, 2008; Reeser, 2011] nel contesto dell'edizione 2022 di Sanremo. Mediante il ricorso a una metodologia visuale [Mattioli, 2007; Aubrey e Frisby, 2011; Russmann e Svensson, 2016] il presente lavoro analizza le performance di genere di Achille Lauro, Michele Bravi, Rkomi, mettendo a confronto tre differenti modi di performare la loro maschilità sul palco.