L’igiene delle mani è una componente chiave delle strategie di sanità pubblica volte a prevenire l’insorgenza di Infezioni Correlate all’Assistenza sanitaria (ICA) e contrastare l’antibiotico-resistenza (ABR). È dimostrato che questa pratica, semplice ed efficace, abbia notevoli vantaggi sia dal punto di vista sanitario che economico: si stima infatti che possa prevenire fino al 50% delle ICA (1) e che i costi totali della implementazione della corretta igiene delle mani ammonterebbero a meno del 2% dei costi attribuibili alle ICA evitate (2). Alla luce di queste evidenze, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sviluppato delle linee guida per supportare e facilitare l’implementazione e la valutazione di una strategia per migliorare l’igiene delle mani. Queste includono la raccomandazione a usare la soluzione alcolica per la disinfezione di routine delle mani nelle aree sanitarie, soprattutto per la sua facile reperibilità, l’indipendenza da una fonte di acqua pulita e la comprovata efficacia nel ridurre il carico microbico (3). Nonostante negli ultimi anni si sia posta una maggiore attenzione all’igiene delle mani a causa della pandemia di COVID-19, l’aderenza a questa pratica da parte degli operatori sanitari rimane bassa e ben lontana dalla percentuale che l’OMS si auspica di raggiungere (almeno il 75%). In questo contesto, il monitoraggio dell’igiene delle mani è fondamentale per fornire dati importanti che possono dare riscontri utili agli ospedali, evidenziare aree di miglioramento e misurare l’efficacia delle azioni intraprese. In Italia, la sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica in ambito ospedaliero viene effettuata attraverso un monitoraggio indiretto, che, seppur non rappresenta il gold standard secondo il protocollo dell’OMS, permette di mappare rapidamente e in modo affidabile il consumo di soluzione idroalcolica a livello nazionale (4).
CSIA: Sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero. Dati 2023 / Fadda, Giulia; Petrone, Daniele; Isonne, Claudia; Caramia, Alessandra; Battistelli, Francesco; Sisi, Sauro; Boros, Stefano; Fenicia Vescio, Maria; Grossi, Adriano; Giannitelli, Stefania; Pezzotti, Patrizio; D’Ancona, Fortunato. - (2024).
CSIA: Sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero. Dati 2023
Daniele Petrone;Claudia Isonne;Fortunato D’Ancona
2024
Abstract
L’igiene delle mani è una componente chiave delle strategie di sanità pubblica volte a prevenire l’insorgenza di Infezioni Correlate all’Assistenza sanitaria (ICA) e contrastare l’antibiotico-resistenza (ABR). È dimostrato che questa pratica, semplice ed efficace, abbia notevoli vantaggi sia dal punto di vista sanitario che economico: si stima infatti che possa prevenire fino al 50% delle ICA (1) e che i costi totali della implementazione della corretta igiene delle mani ammonterebbero a meno del 2% dei costi attribuibili alle ICA evitate (2). Alla luce di queste evidenze, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sviluppato delle linee guida per supportare e facilitare l’implementazione e la valutazione di una strategia per migliorare l’igiene delle mani. Queste includono la raccomandazione a usare la soluzione alcolica per la disinfezione di routine delle mani nelle aree sanitarie, soprattutto per la sua facile reperibilità, l’indipendenza da una fonte di acqua pulita e la comprovata efficacia nel ridurre il carico microbico (3). Nonostante negli ultimi anni si sia posta una maggiore attenzione all’igiene delle mani a causa della pandemia di COVID-19, l’aderenza a questa pratica da parte degli operatori sanitari rimane bassa e ben lontana dalla percentuale che l’OMS si auspica di raggiungere (almeno il 75%). In questo contesto, il monitoraggio dell’igiene delle mani è fondamentale per fornire dati importanti che possono dare riscontri utili agli ospedali, evidenziare aree di miglioramento e misurare l’efficacia delle azioni intraprese. In Italia, la sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica in ambito ospedaliero viene effettuata attraverso un monitoraggio indiretto, che, seppur non rappresenta il gold standard secondo il protocollo dell’OMS, permette di mappare rapidamente e in modo affidabile il consumo di soluzione idroalcolica a livello nazionale (4).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.