Focalizzandosi su un’area circoscritta del rione Esquilino di Roma (rione XV) presentata con lo stigma del “degrado” (Pitch 2013) da molti tra resi- denti del rione e abitanti di Roma (Scarpelli 2009, Carbone 2019), il con- tributo vuole analizzare il rovesciamento semantico da “imprescindibili” a “non essenziali” di alcune categorie di lavoratori in seguito all’incedere della pandemia da Covid-19. In particolare, si vuole riflettere su come tale con- versione abbia riguardato persone e impieghi per i quali la pandemia ha inciso negativamente su una condizione già in partenza di disagio e mancati diritti, di “irregolarità” e “illegalità”. Utilizzerò tali sostantivi, e gli aggetti- vi derivati, con accezione che vuole restituire un portato semantico labile, parziale e problematico che ambisce a opporsi a significati normativi, netti e vessatori verso i marginali. D’altra parte, si vedrà nel capitolo, tra le attività “irregolari” o “illegali” andrebbero ascritte azioni promosse ed eseguite da soggetti, spesso di cittadinanza italiana, che detengono capitale sociale ed economico ben superiore agli illegittimi marginalizzati (Bourdieu 1980).
I lavoratori non essenziali in un’area “degradata” del rione Esquilino di Roma. Precarizzazione, irregolarità e illegalità ai tempi del Covid-19 / Russo, Carmelo. - (2024), pp. 55-76.
I lavoratori non essenziali in un’area “degradata” del rione Esquilino di Roma. Precarizzazione, irregolarità e illegalità ai tempi del Covid-19
Russo, Carmelo
2024
Abstract
Focalizzandosi su un’area circoscritta del rione Esquilino di Roma (rione XV) presentata con lo stigma del “degrado” (Pitch 2013) da molti tra resi- denti del rione e abitanti di Roma (Scarpelli 2009, Carbone 2019), il con- tributo vuole analizzare il rovesciamento semantico da “imprescindibili” a “non essenziali” di alcune categorie di lavoratori in seguito all’incedere della pandemia da Covid-19. In particolare, si vuole riflettere su come tale con- versione abbia riguardato persone e impieghi per i quali la pandemia ha inciso negativamente su una condizione già in partenza di disagio e mancati diritti, di “irregolarità” e “illegalità”. Utilizzerò tali sostantivi, e gli aggetti- vi derivati, con accezione che vuole restituire un portato semantico labile, parziale e problematico che ambisce a opporsi a significati normativi, netti e vessatori verso i marginali. D’altra parte, si vedrà nel capitolo, tra le attività “irregolari” o “illegali” andrebbero ascritte azioni promosse ed eseguite da soggetti, spesso di cittadinanza italiana, che detengono capitale sociale ed economico ben superiore agli illegittimi marginalizzati (Bourdieu 1980).File | Dimensione | Formato | |
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