La scena architettonica e quella cinematografica da sempre si sono osservate e vestite di dispositivi e caratteri affini che hanno delineato traiettorie narrative parallele. Nella città di Roma il rapporto tra questi due mondi figurativi fatto da scenografie e tracciati viene declinato attraverso quattro atti nei quali eventi urbani e cinematografici vengono messi a confronto con la volontà di segnare un percorso tra la costruzione dell’immagine spaziale, l’immaginario collettivo e il rapporto con la memoria. Questa triade viene scardinata attraverso l’interfaccia virtuale e quella cinematografica perché entrambi i sistemi consentono di definire un altrove, momentaneamente lontano dalla concretezza del reale. I tempi scanditi dall’effimero spazio urbano della festa barocca, dallo sguardo disincantato del neorealismo, dalla visione utopica dell’esperienza allestitiva di Roma Interrotta vogliono tracciare, nei confini dell’Urbe, un percorso che segni riferimenti teorici e progettuali di questa duplicazione della realtà senza che questa venga surclassata da uno spazio e un tempo altro.
I tempi dell’effimero. La quintessenza dell’immaginario romano / Ciangola, Manuela; Masiello, Francesco. - (2024), pp. 90-103.
I tempi dell’effimero. La quintessenza dell’immaginario romano
Manuela Ciangola;Francesco Masiello
2024
Abstract
La scena architettonica e quella cinematografica da sempre si sono osservate e vestite di dispositivi e caratteri affini che hanno delineato traiettorie narrative parallele. Nella città di Roma il rapporto tra questi due mondi figurativi fatto da scenografie e tracciati viene declinato attraverso quattro atti nei quali eventi urbani e cinematografici vengono messi a confronto con la volontà di segnare un percorso tra la costruzione dell’immagine spaziale, l’immaginario collettivo e il rapporto con la memoria. Questa triade viene scardinata attraverso l’interfaccia virtuale e quella cinematografica perché entrambi i sistemi consentono di definire un altrove, momentaneamente lontano dalla concretezza del reale. I tempi scanditi dall’effimero spazio urbano della festa barocca, dallo sguardo disincantato del neorealismo, dalla visione utopica dell’esperienza allestitiva di Roma Interrotta vogliono tracciare, nei confini dell’Urbe, un percorso che segni riferimenti teorici e progettuali di questa duplicazione della realtà senza che questa venga surclassata da uno spazio e un tempo altro.File | Dimensione | Formato | |
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