La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo del genere Plasmodium, trasmesso all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Il Plasmodium falciparum causa la forma più grave di malaria, definita come terzana maligna, con sindromi clinicamente severe che possono progredire rapidamente fino al decesso. Dagli anni ’50 i casi di malattia documentati in Italia sono importati da soggetti provenienti da Paesi in cui il microrganismo è endemico. L’odierna società globalizzata impone la massima attenzione verso il potenziamento della sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori, sia sul territorio nazionale che europeo. In questo report descriviamo un particolare caso di fatale malaria maligna in un soggetto di ritorno dall’Africa. La paziente, affetta da mieloma multiplo non trattato, tornata da un recente viaggio in Centro Africa (senza aver effettuato profilassi anti-malarica), giunge in PS per astenia, cefalea e febbre di recente insorgenza; vigile, eupnoica, non distress respiratorio, obiettività nei limiti. Negativa la ricerca di SARS-CoV-2. Risultando positiva la ricerca di Plasmodium falciparum la paziente viene trasferita in altra struttura per l’isolamento e per la terapia con Artesunato. Durate il ricovero si assiste ad un repentino e inesorabile peggioramento delle condizioni generali con parestesie e dolore alle estremità evoluto poi in acrocianosi ed ischemia su vaste aree di arti e tronco; ipoglicemia severa; acidosi severa e iperlattacidemia; peggioramento della funzione respiratoria con necessità di trasferimento in rianimazione con sedazione, intubazione, emotrasfusioni ed emodinamica sostenuta da inotropi. Dopo 3 giorni dall’ingresso shock sistemico non responsivo ai trattamenti con noradrenalina ad alti dosaggi; IRA, acidosi metabolica severa, iperkaliemia. Completavano il quadro clinico terminale MOF, forte anemizzazione (Hb a 7 g/dl), necrosi alle estremità per grave compromissione del microcircolo. Parassitemia: 4.6% 167,383 trofozoiti/microl di P. Falciparum. Si constatava il decesso dopo 5 giorni dall’acceso in PS e si eseguiva esame necroscopico che evidenziava un quadro di CID massiva con vaste e polifocali emorragie intracraniche; scompenso cardiaco con plurime aree di ischemia miocardica acuta; edema polmonare con aree di addensamento parenchimale. L’istologia metteva in luce reperti tipici di infezione da di P. Falciparum: emorragie cerebrali multifocali con diffuso pigmento malarico e presenza di parassiti intraeritrocitari; granulomi di Durck; aree di necrosi emorragica del miocardio con note di miocardite; accumuli di pigmento malarico, emorragie e eritrociti parassitati diffusi anche a fegato, milza, reni e polmoni. Questo caso richiama il valore prognostico dell’interessamento cardio-vascolare e neuro-cerebrale dell’infezione malarica e le devastanti potenzialità lesive di una infezione da P. Falciparum e mette in luce l’importanza di una diagnosi repentina al fine di garantire un tempestivo approccio diagnostico-terapeutico in pazienti sintomatici provenienti da regioni dove la malaria è endemica.

Malaria maligna: una diagnosi possibile anche nei paesi occidentali / Albore, M.; Colombo, D.; D’Antonio, G.; Sorace, L.; Bolino, G.. - (2022). (Intervento presentato al convegno 45° Congresso SIMLA-Maggio 2022 tenutosi a Bari).

Malaria maligna: una diagnosi possibile anche nei paesi occidentali

Albore M.;
2022

Abstract

La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo del genere Plasmodium, trasmesso all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Il Plasmodium falciparum causa la forma più grave di malaria, definita come terzana maligna, con sindromi clinicamente severe che possono progredire rapidamente fino al decesso. Dagli anni ’50 i casi di malattia documentati in Italia sono importati da soggetti provenienti da Paesi in cui il microrganismo è endemico. L’odierna società globalizzata impone la massima attenzione verso il potenziamento della sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori, sia sul territorio nazionale che europeo. In questo report descriviamo un particolare caso di fatale malaria maligna in un soggetto di ritorno dall’Africa. La paziente, affetta da mieloma multiplo non trattato, tornata da un recente viaggio in Centro Africa (senza aver effettuato profilassi anti-malarica), giunge in PS per astenia, cefalea e febbre di recente insorgenza; vigile, eupnoica, non distress respiratorio, obiettività nei limiti. Negativa la ricerca di SARS-CoV-2. Risultando positiva la ricerca di Plasmodium falciparum la paziente viene trasferita in altra struttura per l’isolamento e per la terapia con Artesunato. Durate il ricovero si assiste ad un repentino e inesorabile peggioramento delle condizioni generali con parestesie e dolore alle estremità evoluto poi in acrocianosi ed ischemia su vaste aree di arti e tronco; ipoglicemia severa; acidosi severa e iperlattacidemia; peggioramento della funzione respiratoria con necessità di trasferimento in rianimazione con sedazione, intubazione, emotrasfusioni ed emodinamica sostenuta da inotropi. Dopo 3 giorni dall’ingresso shock sistemico non responsivo ai trattamenti con noradrenalina ad alti dosaggi; IRA, acidosi metabolica severa, iperkaliemia. Completavano il quadro clinico terminale MOF, forte anemizzazione (Hb a 7 g/dl), necrosi alle estremità per grave compromissione del microcircolo. Parassitemia: 4.6% 167,383 trofozoiti/microl di P. Falciparum. Si constatava il decesso dopo 5 giorni dall’acceso in PS e si eseguiva esame necroscopico che evidenziava un quadro di CID massiva con vaste e polifocali emorragie intracraniche; scompenso cardiaco con plurime aree di ischemia miocardica acuta; edema polmonare con aree di addensamento parenchimale. L’istologia metteva in luce reperti tipici di infezione da di P. Falciparum: emorragie cerebrali multifocali con diffuso pigmento malarico e presenza di parassiti intraeritrocitari; granulomi di Durck; aree di necrosi emorragica del miocardio con note di miocardite; accumuli di pigmento malarico, emorragie e eritrociti parassitati diffusi anche a fegato, milza, reni e polmoni. Questo caso richiama il valore prognostico dell’interessamento cardio-vascolare e neuro-cerebrale dell’infezione malarica e le devastanti potenzialità lesive di una infezione da P. Falciparum e mette in luce l’importanza di una diagnosi repentina al fine di garantire un tempestivo approccio diagnostico-terapeutico in pazienti sintomatici provenienti da regioni dove la malaria è endemica.
2022
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