Epilogo di un ciclo di lotte iniziate nel 1968 e destinate e durare ben oltre gli anni ’70, il ’77 appare come sospeso tra il fermento di una rivolta esistenziale e l’organizzazione di un profondo cambiamento politico ed economico. Iacarella indaga sul 1977 restituendo a quel periodo la sua autonomia e riconoscendo nella sua effervescenza il portato di istanze originali. Concetti come quello, decisivo, di “desiderio”, ma anche drammi come la diffusione dell’eroina, diventano per l’autore la chiave di accesso per raccontare dall’interno le politiche e le poetiche che, in modo particolare, caratterizzarono l’azione degli Indiani Metropolitani e la loro militanza dentro e a volte contro il movimento. Una vicenda discussa e misconosciuta a cui Iacarella dà voce ricorrendo a un altro grande rimosso degli anni Settanta: la pratica dell’analisi collettiva dello psichiatra Massimo Fagioli che, proprio in quegli anni, tentò una difficile ricomposizione di quell’Io che, nella voce di tanti testimoni, continuò a risuonare come “schizzato” e “dissociato” tanto nei momenti di festa che nei frangenti di lotta.
Indiani metropolitani. Politica, cultura e rivoluzione nel '77 / Iacarella, Andreas. - (2018).
Indiani metropolitani. Politica, cultura e rivoluzione nel '77
Iacarella, Andreas
Primo
2018
Abstract
Epilogo di un ciclo di lotte iniziate nel 1968 e destinate e durare ben oltre gli anni ’70, il ’77 appare come sospeso tra il fermento di una rivolta esistenziale e l’organizzazione di un profondo cambiamento politico ed economico. Iacarella indaga sul 1977 restituendo a quel periodo la sua autonomia e riconoscendo nella sua effervescenza il portato di istanze originali. Concetti come quello, decisivo, di “desiderio”, ma anche drammi come la diffusione dell’eroina, diventano per l’autore la chiave di accesso per raccontare dall’interno le politiche e le poetiche che, in modo particolare, caratterizzarono l’azione degli Indiani Metropolitani e la loro militanza dentro e a volte contro il movimento. Una vicenda discussa e misconosciuta a cui Iacarella dà voce ricorrendo a un altro grande rimosso degli anni Settanta: la pratica dell’analisi collettiva dello psichiatra Massimo Fagioli che, proprio in quegli anni, tentò una difficile ricomposizione di quell’Io che, nella voce di tanti testimoni, continuò a risuonare come “schizzato” e “dissociato” tanto nei momenti di festa che nei frangenti di lotta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.