Il contributo analizza alcuni aspetti iconografici e stilistici dell'opera grafica di Andrea Lelario, presentata nella mostra al Mattatoio Testaccio di Roma (2024), dove sono state esposte incisioni, matrici in rame e più di seicento disegni su taccuini, provenienti in gran parte dall'esemplare acquisito dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. In particolare si analizza "Le Verger du Roi Louis" (1995), come esempio di amalgama - nella tecnica calcografica - di immagini provenienti dalla pratica en plein air, dalla memoria, dalle fonti letterarie e musicali.
Andrea Lelario. Carte da decifrare / Sbrilli, Antonella. - (2024), pp. 45-49.
Andrea Lelario. Carte da decifrare
Sbrilli, Antonella
2024
Abstract
Il contributo analizza alcuni aspetti iconografici e stilistici dell'opera grafica di Andrea Lelario, presentata nella mostra al Mattatoio Testaccio di Roma (2024), dove sono state esposte incisioni, matrici in rame e più di seicento disegni su taccuini, provenienti in gran parte dall'esemplare acquisito dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. In particolare si analizza "Le Verger du Roi Louis" (1995), come esempio di amalgama - nella tecnica calcografica - di immagini provenienti dalla pratica en plein air, dalla memoria, dalle fonti letterarie e musicali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.