Il Lavoro agile: possibile forma di tutela per la salvaguardia del lavoratore? Sommario: 1. Oggetto dell’indagine - 2. Lavoro agile ordinario: uso della tecnologia ed elementi caratterizzanti - 3. Lavoro agile emergenziale e lavoro agile ordinario: due modelli a confronto – 4. Lavoro agile quale misura diretta a colmare l’obbligo di sicurezza ex art. 2087 c.c. – 5. Lavoratori Fragili – 6. Il Lavoro agile quale accomodamento ragionevole – 7. Conclusioni. Abstract. Lo scopo dell’elaborato è stato quello di cercare di comprendere se il lavoro agile possa essere valorizzato come strumento posto a tutela del lavoratore in relazione alla salvaguardia della salute e sicurezza dello stesso, costituendo una possibilità eventuale ed ulteriore anche per la conservazione del posto di lavoro. In sostanza, si è cercato di valutare se sia possibile configurare un diritto del prestatore d’opera ad accedere alla modalità di lavoro agile in ragione di patologie da cui lo stesso è affetto e che comportano, in interazione con l’ambiente di lavoro, rischi per la sua salute. In particolare, l’indagine presta attenzione ai lavoratori più fragili, esposti a pericolo di segregazione nell’ambiente di lavoro in ragione della loro condizione di disabilità. Infine, il contributo cerca di analizzare i possibili contenuti di un siffatto diritto e l’estensione dello stesso in ragione della necessità di garantire un corretto bilanciamento con le esigenze dell’impresa. Lo studio muove da un’analisi del c.d. «lavoro agile dell’emergenza» al fine di comprendere, scandagliando le differenze e le analogie con il c.d. lavoro agile ordinario, se la funzione svolta dallo stesso durante la fase pandemica può oggi trovare cittadinanza anche in un contesto, per così dire, usuale.

Il lavoro agile: possibile forma di tutela per la salvaguardia del lavoratore? / Mercaldo, Sofia. - (2024), pp. 339-354.

Il lavoro agile: possibile forma di tutela per la salvaguardia del lavoratore?

MERCALDO, SOFIA
2024

Abstract

Il Lavoro agile: possibile forma di tutela per la salvaguardia del lavoratore? Sommario: 1. Oggetto dell’indagine - 2. Lavoro agile ordinario: uso della tecnologia ed elementi caratterizzanti - 3. Lavoro agile emergenziale e lavoro agile ordinario: due modelli a confronto – 4. Lavoro agile quale misura diretta a colmare l’obbligo di sicurezza ex art. 2087 c.c. – 5. Lavoratori Fragili – 6. Il Lavoro agile quale accomodamento ragionevole – 7. Conclusioni. Abstract. Lo scopo dell’elaborato è stato quello di cercare di comprendere se il lavoro agile possa essere valorizzato come strumento posto a tutela del lavoratore in relazione alla salvaguardia della salute e sicurezza dello stesso, costituendo una possibilità eventuale ed ulteriore anche per la conservazione del posto di lavoro. In sostanza, si è cercato di valutare se sia possibile configurare un diritto del prestatore d’opera ad accedere alla modalità di lavoro agile in ragione di patologie da cui lo stesso è affetto e che comportano, in interazione con l’ambiente di lavoro, rischi per la sua salute. In particolare, l’indagine presta attenzione ai lavoratori più fragili, esposti a pericolo di segregazione nell’ambiente di lavoro in ragione della loro condizione di disabilità. Infine, il contributo cerca di analizzare i possibili contenuti di un siffatto diritto e l’estensione dello stesso in ragione della necessità di garantire un corretto bilanciamento con le esigenze dell’impresa. Lo studio muove da un’analisi del c.d. «lavoro agile dell’emergenza» al fine di comprendere, scandagliando le differenze e le analogie con il c.d. lavoro agile ordinario, se la funzione svolta dallo stesso durante la fase pandemica può oggi trovare cittadinanza anche in un contesto, per così dire, usuale.
2024
Il Lavoro tra Transizione Ecologica e Digitale. Esperienze Europee a confronto
979-12-5976-992-3
LAVORO AGILE; RAGIONEVOLI ACCOMODAMENTI-; SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il lavoro agile: possibile forma di tutela per la salvaguardia del lavoratore? / Mercaldo, Sofia. - (2024), pp. 339-354.
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