La persistenza nel nostro Paese di divari territoriali economici, sociali e culturali risultato di una serie di fattori storici, ma anche di scelte politiche e decisioni economiche ben precise che hanno privilegiato lo sviluppo del Nord a discapito delle altre aree geografiche del territorio nazionale, rappresentano una questione sfidante per lo sviluppo equilibrato del Paese che impone la messa in campo di soluzioni efficaci per invertire le tendenze in atto e promuovere la coesione territoriale e il benessere di tutti i cittadini di tutte le macroaree del territorio nazionale. In questo contesto il capitolo dopo aver ripercorso le cause storiche e quelle attuali alla base di tali divari, sottolinea come non sono mancate nel nostro Paese esperienze volte a far ripartire l’economia e lo sviluppo dopo gli effetti di una grande crisi o a seguito di gravi squilibri territoriali come le “Proiezioni Territoriali del Progetto ‘80”. Questi tentativi hanno seguito un percorso che va dalla ricostruzione post-bellica, alla promozione dell’industrializzazione nelle aree meno sviluppate, dalla creazione di politiche a sostegno delle imprese locali, all’investimento in infrastrutture e servizi pubblici, fino alla prefigurazione di una pianificazione attenta agli squilibri territoriali alla scala regionale e nazionale. Si è trattato di esperienze che, con accenti differenti, hanno avuto una limitata applicazione sul territorio. Oggi, tuttavia, anche sulla base del potenziale offerto dal PNRR al riequilibrio territoriale, esiste una vasta sedimentazione di ricerche, di strategie, di strumenti e di progetti che possono contribuire al riequilibrio territoriale attraverso un approccio focalizzato sulla sostenibilità e sulla resilienza, in grado di promuovere la prosperità e il benessere del Paese nel lungo termine.
7. I divari territoriali e la sfida del riequilibrio / Crupi, Francesco. - (2024), pp. 131-142. - URBANISTICA.
7. I divari territoriali e la sfida del riequilibrio
Crupi Francesco
2024
Abstract
La persistenza nel nostro Paese di divari territoriali economici, sociali e culturali risultato di una serie di fattori storici, ma anche di scelte politiche e decisioni economiche ben precise che hanno privilegiato lo sviluppo del Nord a discapito delle altre aree geografiche del territorio nazionale, rappresentano una questione sfidante per lo sviluppo equilibrato del Paese che impone la messa in campo di soluzioni efficaci per invertire le tendenze in atto e promuovere la coesione territoriale e il benessere di tutti i cittadini di tutte le macroaree del territorio nazionale. In questo contesto il capitolo dopo aver ripercorso le cause storiche e quelle attuali alla base di tali divari, sottolinea come non sono mancate nel nostro Paese esperienze volte a far ripartire l’economia e lo sviluppo dopo gli effetti di una grande crisi o a seguito di gravi squilibri territoriali come le “Proiezioni Territoriali del Progetto ‘80”. Questi tentativi hanno seguito un percorso che va dalla ricostruzione post-bellica, alla promozione dell’industrializzazione nelle aree meno sviluppate, dalla creazione di politiche a sostegno delle imprese locali, all’investimento in infrastrutture e servizi pubblici, fino alla prefigurazione di una pianificazione attenta agli squilibri territoriali alla scala regionale e nazionale. Si è trattato di esperienze che, con accenti differenti, hanno avuto una limitata applicazione sul territorio. Oggi, tuttavia, anche sulla base del potenziale offerto dal PNRR al riequilibrio territoriale, esiste una vasta sedimentazione di ricerche, di strategie, di strumenti e di progetti che possono contribuire al riequilibrio territoriale attraverso un approccio focalizzato sulla sostenibilità e sulla resilienza, in grado di promuovere la prosperità e il benessere del Paese nel lungo termine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.