L'articolo analizza la vicenda politica ed umana del commissario Angelo De Fiore, dirigente dell'Ufficio stranieri della Questura di Roma durante la fase della persecuzione degli ebrei in Italia. L' operato di De Fiore viene inquadrato all'interno del contesto storico nel quale si svolse, quello cioè dell'acuirsi della persecuzione degli ebrei che arrivò a colpire direttamente le loro vite nel periodo dell'occupazione tedesca di Roma. Nominato Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem nel 1969, la sua figura risulta particolarmente interessante perché venne altresì coinvolto in un processo penale, tenutosi presso la Corte d'Assise straordinaria di Milano, con l'accusa di collaborazionismo, Prosciolto in istruttoria, De Fiore tornò a lavorare all'interno dell'amministrazione dello Stato senza subire alcuna sanzione. Attraverso uno studio attento della documentazione d'archivio, il lavoro si propone di restituire la complessità dell'intero quadro storico e politico all'interno del quale il commissario operò trovandosi, suo malgrado, a compiere scelte difficili sul piano giuridico ed etico.
I Giusti e la Shoah: una questione storiografica aperta. Il caso di Angelo De Fiore, dirigente dell'Ufficio stranieri della Questura di Roma durante l'occupazione tedesca / Ventura, Andrea. - (2024), pp. 39-71.
I Giusti e la Shoah: una questione storiografica aperta. Il caso di Angelo De Fiore, dirigente dell'Ufficio stranieri della Questura di Roma durante l'occupazione tedesca
Andrea Ventura
2024
Abstract
L'articolo analizza la vicenda politica ed umana del commissario Angelo De Fiore, dirigente dell'Ufficio stranieri della Questura di Roma durante la fase della persecuzione degli ebrei in Italia. L' operato di De Fiore viene inquadrato all'interno del contesto storico nel quale si svolse, quello cioè dell'acuirsi della persecuzione degli ebrei che arrivò a colpire direttamente le loro vite nel periodo dell'occupazione tedesca di Roma. Nominato Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem nel 1969, la sua figura risulta particolarmente interessante perché venne altresì coinvolto in un processo penale, tenutosi presso la Corte d'Assise straordinaria di Milano, con l'accusa di collaborazionismo, Prosciolto in istruttoria, De Fiore tornò a lavorare all'interno dell'amministrazione dello Stato senza subire alcuna sanzione. Attraverso uno studio attento della documentazione d'archivio, il lavoro si propone di restituire la complessità dell'intero quadro storico e politico all'interno del quale il commissario operò trovandosi, suo malgrado, a compiere scelte difficili sul piano giuridico ed etico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.