Il contributo ha per oggetto il genere bibliografico dei libri interattivi anatomici e cosmografici, come veicolo delle nuove conoscenze scientifiche fondate sul primato della visione. Nei trattati anatomici e cosmografici cinquecenteschi si riflette, infatti, la delicata transizione in atto fra la scienza antica e la scienza moderna, rappresentata – com’è noto – da due figure emblematiche, Andreas Vesalius e Niccolò Copernico. Vesalius, in particolare, inaugura un’innovativa stagione epistemologica fondata sulla scomposizione e ricomposizione dell’oggetto osservato (il corpo umano), dando vita alla nuova tipologia bibliografica del libro illustrato e interattivo. Vesalius e Copernico sono gli autori che preludono al cambio di paradigma della rivoluzione scientifica, sebbene le teorie di quest’ultimo avrebbero tardato ad affermarsi. Tuttavia, a partire da Regiomontanus e poi con Petrus Apianius, anche la vecchia scienza astronomica avrebbe scoperto strumenti innovativi di comunicazione scientifica che, grazie alla sinergia tra autori, tipografi e illustratori, avrebbero aperto nuove frontiere di consumo dell’oggetto libro e inedite modalità didattiche di trasmissione della conoscenza scientifica. L’inserimento negli apparati paratestuali di espedienti cartotecnici come flap (nei trattati anatomici, per rivelare realisticamente la complessa topografia del corpo umano) e volvelle (in quelli astronomici, per calcoli di misurazione del tempo e del movimento degli astri) avrebbe introdotto il lettore in una narrazione per immagini, un viaggio interattivo di intima comprensione fenomenica all’interno di uno spazio “virtuale” di auto-apprendimento. La dimensione multimodale dei libri interattivi, che oggi definiremmo a “realtà aumentata”, finì per alterare il rapporto autore-testo-lettore, travalicando i limiti della testualità e attivando differenti codici di fruizione (lettura, visione, manipolazione, interazione).

L’interattività come nuovo modello della comunicazione scientifica nella storia del libro rinascimentale / Giacomelli, Michela. - (2024). (Intervento presentato al convegno Le radici del futuro. Tradizioni, innovazioni e sfide in storia della scienza tenutosi a Bari; Italy).

L’interattività come nuovo modello della comunicazione scientifica nella storia del libro rinascimentale

Giacomelli, Michela
Primo
2024

Abstract

Il contributo ha per oggetto il genere bibliografico dei libri interattivi anatomici e cosmografici, come veicolo delle nuove conoscenze scientifiche fondate sul primato della visione. Nei trattati anatomici e cosmografici cinquecenteschi si riflette, infatti, la delicata transizione in atto fra la scienza antica e la scienza moderna, rappresentata – com’è noto – da due figure emblematiche, Andreas Vesalius e Niccolò Copernico. Vesalius, in particolare, inaugura un’innovativa stagione epistemologica fondata sulla scomposizione e ricomposizione dell’oggetto osservato (il corpo umano), dando vita alla nuova tipologia bibliografica del libro illustrato e interattivo. Vesalius e Copernico sono gli autori che preludono al cambio di paradigma della rivoluzione scientifica, sebbene le teorie di quest’ultimo avrebbero tardato ad affermarsi. Tuttavia, a partire da Regiomontanus e poi con Petrus Apianius, anche la vecchia scienza astronomica avrebbe scoperto strumenti innovativi di comunicazione scientifica che, grazie alla sinergia tra autori, tipografi e illustratori, avrebbero aperto nuove frontiere di consumo dell’oggetto libro e inedite modalità didattiche di trasmissione della conoscenza scientifica. L’inserimento negli apparati paratestuali di espedienti cartotecnici come flap (nei trattati anatomici, per rivelare realisticamente la complessa topografia del corpo umano) e volvelle (in quelli astronomici, per calcoli di misurazione del tempo e del movimento degli astri) avrebbe introdotto il lettore in una narrazione per immagini, un viaggio interattivo di intima comprensione fenomenica all’interno di uno spazio “virtuale” di auto-apprendimento. La dimensione multimodale dei libri interattivi, che oggi definiremmo a “realtà aumentata”, finì per alterare il rapporto autore-testo-lettore, travalicando i limiti della testualità e attivando differenti codici di fruizione (lettura, visione, manipolazione, interazione).
2024
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