La crisi della pandemia Covid-19 ha suscitato l'interesse dell'opinione pubblica sul tema dei vaccini, favorendo la diffusione delle opinioni di coloro che non sono disposti a vaccinarsi. Tali atteggiamenti possono essere correlati sia alle classiche determinanti socio-demografiche, quali l’istruzione e lo status socio-economico, sia ad alcuni fattori latenti che si caratterizzano per la loro capacità di mutare rapidamente nel corso del tempo. Il presente capitolo focalizza l’attenzione su questo tipo di variabili, in particolare la preoccupazione di essere infettati e di contagiare gli altri, la valutazione delle politiche governative e la fiducia nelle istituzioni sanitarie. In quest’ottica longitudinale si osservano i dati prima e dopo l'inizio della campagna vaccinale, creando degli indici di fiducia e ansia che tengono conto della variazione tra t0 (survey maggio 2020) e t1 (survey maggio 2021). L’analisi prosegue attraverso una regressione logistica multinomiale, volta a identificare se e in che modo le dimensioni considerate possano configurarsi come predittori dell'esitazione vaccinale. Dunque, il tentativo consiste nel costruire un modello che possa individuare il sistema di relazioni tra fiducia, ansia e condizione sociale degli intervistati, evidenziandone il nesso con l’atteggiamento nei confronti del vaccino anti-Covid. Infine, il lavoro tiene conto del più ampio contesto sociopolitico caratterizzato da forte incertezza e precarietà, in cui una parte sempre più numerosa dell’opinione pubblica mette in discussione non solo l’efficacia del vaccino, ma anche i principi e l’affidabilità della conoscenza scientifica.
La scelta di vaccinarsi al variare della fiducia politico-istituzionale e dell’apprensione in un contesto di elevata insicurezza cognitiva e sociale / Fasanella, Antonio; Parziale, Fiorenzo; Barbanera, Lorenzo. - (2024), pp. 183-212. - INFERENZE/EVIDENZE.
La scelta di vaccinarsi al variare della fiducia politico-istituzionale e dell’apprensione in un contesto di elevata insicurezza cognitiva e sociale
Antonio Fasanella;Fiorenzo Parziale;Lorenzo Barbanera
2024
Abstract
La crisi della pandemia Covid-19 ha suscitato l'interesse dell'opinione pubblica sul tema dei vaccini, favorendo la diffusione delle opinioni di coloro che non sono disposti a vaccinarsi. Tali atteggiamenti possono essere correlati sia alle classiche determinanti socio-demografiche, quali l’istruzione e lo status socio-economico, sia ad alcuni fattori latenti che si caratterizzano per la loro capacità di mutare rapidamente nel corso del tempo. Il presente capitolo focalizza l’attenzione su questo tipo di variabili, in particolare la preoccupazione di essere infettati e di contagiare gli altri, la valutazione delle politiche governative e la fiducia nelle istituzioni sanitarie. In quest’ottica longitudinale si osservano i dati prima e dopo l'inizio della campagna vaccinale, creando degli indici di fiducia e ansia che tengono conto della variazione tra t0 (survey maggio 2020) e t1 (survey maggio 2021). L’analisi prosegue attraverso una regressione logistica multinomiale, volta a identificare se e in che modo le dimensioni considerate possano configurarsi come predittori dell'esitazione vaccinale. Dunque, il tentativo consiste nel costruire un modello che possa individuare il sistema di relazioni tra fiducia, ansia e condizione sociale degli intervistati, evidenziandone il nesso con l’atteggiamento nei confronti del vaccino anti-Covid. Infine, il lavoro tiene conto del più ampio contesto sociopolitico caratterizzato da forte incertezza e precarietà, in cui una parte sempre più numerosa dell’opinione pubblica mette in discussione non solo l’efficacia del vaccino, ma anche i principi e l’affidabilità della conoscenza scientifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.