Il contributo prende in esame l’attività fotografica di Paolo Pellion di Persano, testimone e interprete privilegiato della scena artistica torinese dagli anni Settanta agli anni Dieci del XXI secolo. L’analisi, condotta attraverso lo studio del suo archivio privato e delle stampe conservate presso il Castello di Rivoli, mira a ricostruire il suo rapporto con gli artisti, soprattutto con quelli legati all’Arte Povera. Dall’inizio degli anni Settanta, Pellion ha infatti fotografato numerose opere, performance, azioni teatrali, mostre personali e collettive di molti tra gli artisti appartenenti al milieu poverista: Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Jannis Kounellis, Marisa e Mario Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Salvo, Giuseppe Zorio. Il contributo affronta anche gli altri ambiti di interesse del fotografo, in particolare i reportage di carattere socio-politico e le fotografie di viaggio, strettamente connessi con il suo lavoro nell’ambito della documentazione d’arte.
Paolo Pellion di Persano, fotoreporter dell’arte / Perna, Raffaella. - (2024), pp. 14-47.
Paolo Pellion di Persano, fotoreporter dell’arte
raffaella perna
2024
Abstract
Il contributo prende in esame l’attività fotografica di Paolo Pellion di Persano, testimone e interprete privilegiato della scena artistica torinese dagli anni Settanta agli anni Dieci del XXI secolo. L’analisi, condotta attraverso lo studio del suo archivio privato e delle stampe conservate presso il Castello di Rivoli, mira a ricostruire il suo rapporto con gli artisti, soprattutto con quelli legati all’Arte Povera. Dall’inizio degli anni Settanta, Pellion ha infatti fotografato numerose opere, performance, azioni teatrali, mostre personali e collettive di molti tra gli artisti appartenenti al milieu poverista: Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Jannis Kounellis, Marisa e Mario Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Salvo, Giuseppe Zorio. Il contributo affronta anche gli altri ambiti di interesse del fotografo, in particolare i reportage di carattere socio-politico e le fotografie di viaggio, strettamente connessi con il suo lavoro nell’ambito della documentazione d’arte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.