Il contributo analizza la rappresentazione fotografica del lavoro domestico ed extra-domestico sviluppata negli anni Settanta da alcune fotografe italiane vicine al Movimento di liberazione della donna. In questa fase il lavoro, nella sua doppia declinazione, diventa infatti un campo di indagine importante per diverse fotografe e fotoreporter impegnate a riflettere sull’identità e sul ruolo sociale della donna e a sperimentare nuovi codici fotografici in grado di restituire la complessità e le contraddizioni della condizione lavorativa delle donne. Accogliendo la categoria di doppia presenza, coniata alla fine del decennio dalla sociologa Laura Balbi, il saggio esamina la ridefinizione dei canoni fotografici legati alla rappresentazione del lavoro femminile attraverso l’analisi delle opere realizzate da fotografe e collettivi di fotografe coinvolti in misura più o meno diretta nella militanza femminista, come Paola Agosti, Carla Cerati, Paola Mattioli, Il gruppo del mercoledì, il Collettivo Donne Fotoreporter. Queste autrici, nel corso del decennio e all’inizio di quello successivo, danno vita a un significativo ripensamento dei modelli fotografici connessi al lavoro delle donne, a partire dal mestiere a loro più vicino, quello fotografico, all’epoca ritenuto ancora da più parti una professione maschile, soprattutto nel campo del fotogiornalismo.
Double Presence: Women’s Role in Italian Feminist Photography in the 1970s / Perna, Raffaella. - (2024), pp. 56-75.
Double Presence: Women’s Role in Italian Feminist Photography in the 1970s.
perna raffaella
2024
Abstract
Il contributo analizza la rappresentazione fotografica del lavoro domestico ed extra-domestico sviluppata negli anni Settanta da alcune fotografe italiane vicine al Movimento di liberazione della donna. In questa fase il lavoro, nella sua doppia declinazione, diventa infatti un campo di indagine importante per diverse fotografe e fotoreporter impegnate a riflettere sull’identità e sul ruolo sociale della donna e a sperimentare nuovi codici fotografici in grado di restituire la complessità e le contraddizioni della condizione lavorativa delle donne. Accogliendo la categoria di doppia presenza, coniata alla fine del decennio dalla sociologa Laura Balbi, il saggio esamina la ridefinizione dei canoni fotografici legati alla rappresentazione del lavoro femminile attraverso l’analisi delle opere realizzate da fotografe e collettivi di fotografe coinvolti in misura più o meno diretta nella militanza femminista, come Paola Agosti, Carla Cerati, Paola Mattioli, Il gruppo del mercoledì, il Collettivo Donne Fotoreporter. Queste autrici, nel corso del decennio e all’inizio di quello successivo, danno vita a un significativo ripensamento dei modelli fotografici connessi al lavoro delle donne, a partire dal mestiere a loro più vicino, quello fotografico, all’epoca ritenuto ancora da più parti una professione maschile, soprattutto nel campo del fotogiornalismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.