In un panorama culturale odierno in cui la teoria e la critica dell’architettura sono sostanzialmente ferme ai paradigmi fissati dai dibattiti degli ultimi decenni del Novecento, porsi una domanda sul ruolo contemporaneo del progetto di architettura nel mondo della ricerca universitaria è sicurante una cosa utile, soprattutto in un periodo in cui si assiste a due fenomeni apparentemente antitetici: da una parte la funzione sociale dell’architetto come costruttore dello spazio urbano e del paesaggio metropolitano è sempre più marginale e poco considerata; dall’altra, invece, le istituzioni pubbliche e private si rivolgono sempre più spesso ai ricercatori delle Facoltà di Architettura per risolvere problemi urbani complessi, esigendo spiegazioni veloci e indiscutibili a processi molto eterogenei che, però, sono prevalentemente di natura politica, sociale e ambientale, e, quindi, sostanzialmente al di fuori delle specifiche competenze degli architetti. L'architetto è quindi visto come uno scienziato, mentre occorre oggi ricordare ai più che l’agire nella nostra disciplina non è affatto frutto di una ricerca scientifica, ma è semmai il risultato di un’indagine estetica e artistica singolare, peculiare e irriproducibile, condotta mediante tutti gli strumenti e le tecniche disciplinari.
Il progetti di architettura: un prodotto di quale tipo di ricerca? / Lanzetta, Alessandro. - (2024), pp. 120-125.
Il progetti di architettura: un prodotto di quale tipo di ricerca?
Alessandro Lanzetta
2024
Abstract
In un panorama culturale odierno in cui la teoria e la critica dell’architettura sono sostanzialmente ferme ai paradigmi fissati dai dibattiti degli ultimi decenni del Novecento, porsi una domanda sul ruolo contemporaneo del progetto di architettura nel mondo della ricerca universitaria è sicurante una cosa utile, soprattutto in un periodo in cui si assiste a due fenomeni apparentemente antitetici: da una parte la funzione sociale dell’architetto come costruttore dello spazio urbano e del paesaggio metropolitano è sempre più marginale e poco considerata; dall’altra, invece, le istituzioni pubbliche e private si rivolgono sempre più spesso ai ricercatori delle Facoltà di Architettura per risolvere problemi urbani complessi, esigendo spiegazioni veloci e indiscutibili a processi molto eterogenei che, però, sono prevalentemente di natura politica, sociale e ambientale, e, quindi, sostanzialmente al di fuori delle specifiche competenze degli architetti. L'architetto è quindi visto come uno scienziato, mentre occorre oggi ricordare ai più che l’agire nella nostra disciplina non è affatto frutto di una ricerca scientifica, ma è semmai il risultato di un’indagine estetica e artistica singolare, peculiare e irriproducibile, condotta mediante tutti gli strumenti e le tecniche disciplinari.File | Dimensione | Formato | |
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