Il capitolo focalizza l'attenzione, sull’analisi delle componenti strutturali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di proporre alcune riflessioni sugli aspetti positivi e sulle criticità riscontate evidenziando come una corretta territorializzazione delle risorse possa influenzare sensibilmente il futuro dello sviluppo economico e sociale del Paese. Con riferimento agli ambiti di intervento l’Italia, in coerenza con quanto stabilito dall’Ue, ha attribuito alla transizione verde e digitale e alla resilienza economica e sociale il compito di guidare la rinascita post-pandemica. Tuttavia, la presenza di numerose criticità, spesso tra di loro fortemente interrelate, come lo scarso coordinamento tra assetto del territorio e programmazione economica, l’equa ripartizione territoriale delle risorse, il disallineamento tra programmazione e attuazione, la governance centralizzata, la scarsità di dialogo con gli enti territoriali, e la difficolta ad assorbire nei tempi previsti i fondi stanziati, richiede un rapido cambio di passo. Affinché il Piano possa effettivamente trasformarsi in un motore di cambiamento capace di lasciare un’eredità duratura alle future generazioni, sfruttando al massimo le opportunità offerte dalla transizione verso un modello di sviluppo più equo, sostenibile e resiliente, serve un approccio integrato e collaborativo che promuova le azioni di pianificazione e di programmazione, la partecipazione, il coordinamento, l’investimento nelle competenze, il dialogo e la collaborazione di tutte le strutture di governance e degli stakeholder coinvolti.
Territorializzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza / Crupi, Francesco. - (2024), pp. 143-195. - URBANISTICA.
Territorializzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
francesco Crupi
2024
Abstract
Il capitolo focalizza l'attenzione, sull’analisi delle componenti strutturali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di proporre alcune riflessioni sugli aspetti positivi e sulle criticità riscontate evidenziando come una corretta territorializzazione delle risorse possa influenzare sensibilmente il futuro dello sviluppo economico e sociale del Paese. Con riferimento agli ambiti di intervento l’Italia, in coerenza con quanto stabilito dall’Ue, ha attribuito alla transizione verde e digitale e alla resilienza economica e sociale il compito di guidare la rinascita post-pandemica. Tuttavia, la presenza di numerose criticità, spesso tra di loro fortemente interrelate, come lo scarso coordinamento tra assetto del territorio e programmazione economica, l’equa ripartizione territoriale delle risorse, il disallineamento tra programmazione e attuazione, la governance centralizzata, la scarsità di dialogo con gli enti territoriali, e la difficolta ad assorbire nei tempi previsti i fondi stanziati, richiede un rapido cambio di passo. Affinché il Piano possa effettivamente trasformarsi in un motore di cambiamento capace di lasciare un’eredità duratura alle future generazioni, sfruttando al massimo le opportunità offerte dalla transizione verso un modello di sviluppo più equo, sostenibile e resiliente, serve un approccio integrato e collaborativo che promuova le azioni di pianificazione e di programmazione, la partecipazione, il coordinamento, l’investimento nelle competenze, il dialogo e la collaborazione di tutte le strutture di governance e degli stakeholder coinvolti.File | Dimensione | Formato | |
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