Un gruppo di supporto per familiari e pazienti oncologici condotto con lo psicodramma analitico

Sono passati quattro anni dal convegno organizzato da Paola Di Cori che ci diede l’occasione di presentare alcune riflessioni su un nostro progetto in corso. Il progetto riguardava un gruppo, e in quella occasione abbiamo avuto occasione di conoscere un altro gruppo, “Lo sguardo paziente”, gruppo di riflessione di medici e pazienti oncologici di cui anche Paola faceva parte. È stata una giornata piena di stimoli, di riflessioni sentite, di apertura, condivisione e contaminazione fra saperi e prospettive diverse. Ripensando ad allora e rivisitando il contributo che avevamo preparato, ci torna oggi forte il valore del gruppo, cioè la forza che viene dall’affrontare insieme le avversità della vita, il valore profondamente umano di uno sguardo rivolto all’altro che a sua volta ci guarda e ci restituisce qualcosa che ci appartiene. Lo “sguardo paziente” e le sue implicazioni risultano di grande attualità, in questi tempi di pandemia e isolamento. Un invito alla ricerca paziente e tenace di relazioni che curano e si prendono cura delle nostre imprese, creando continuità, storia e memoria collettiva.