Secondo Fisher e colleghi (1982) e Nadler e Fisher (1986), l’aiuto provoca nel ricevente vissuti contemporaneamente positivi e negativi, supportivi e minacciosi. Tra le numerose reazioni che l’aiuto può provocare in chi lo riceve, le emozioni appaiono particolarmente interessanti, soprattutto se non ricondotte ad una generica affettività positiva o negativa. Considerando l’aiuto come forma di regolazione o di sfida all’equilibrio di potere tra i gruppi (Nadler, 2022), questo studio esplora le specifiche emozioni provate da uomini e donne nel ricevere aiuto da una persona del loro stesso sesso o dell’altro sesso. 132 partecipanti (66 donne – 66 uomini; età media: 29.25 anni) vedono una brevissima animazione, in cui un/una protagonista dello stesso sesso del o della partecipante viene aiutato/a da un/una collega di lavoro suo\a pari a risolvere una difficoltà pratica (raggiungere un libro posto troppo in alto), tramite uno strumento (una scaletta). Dopo il video, le specifiche risposte emotive che i o le partecipanti avrebbero provato in quella situazione vengono esplorate tramite un questionario self-report. I risultati mostrano una rilevante differenza tra i partecipanti uomini e le partecipanti donne. Di fronte ad un aiuto così poco minaccioso e orientato all’autonomia del ricevente, gli uomini non mostrano reazioni emotive rilevanti, mentre le donne aiutate da un uomo (rispetto agli uomini che ricevono lo stesso aiuto maschile) affermano che si sarebbero sentite più deboli e che avrebbero provato più emozioni di auto-consapevolezza negativa come vergogna, imbarazzo e umiliazione, quest’ultima sperimentata più fortemente anche quando ricevono aiuto da un uomo piuttosto che da una donna. Insieme ai limiti del lavoro, la presentazione sottolineerà come l’animazione abbia permesso di fare emergere la particolarità della reazione emotiva femminile, discussa in termini dilemmatici come vulnerabilità o come sfida al dislivello di potere tra i due gruppi sociali.
Guarda che mi è successo a lavoro. Le emozioni di donne e uomini di fronte all’aiuto tra colleghi / Mastropietro, Alessia; Leone, Giovanna. - (2024). (Intervento presentato al convegno XVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP tenutosi a Torino, Italia).
Guarda che mi è successo a lavoro. Le emozioni di donne e uomini di fronte all’aiuto tra colleghi
Mastropietro Alessia;Leone Giovanna
2024
Abstract
Secondo Fisher e colleghi (1982) e Nadler e Fisher (1986), l’aiuto provoca nel ricevente vissuti contemporaneamente positivi e negativi, supportivi e minacciosi. Tra le numerose reazioni che l’aiuto può provocare in chi lo riceve, le emozioni appaiono particolarmente interessanti, soprattutto se non ricondotte ad una generica affettività positiva o negativa. Considerando l’aiuto come forma di regolazione o di sfida all’equilibrio di potere tra i gruppi (Nadler, 2022), questo studio esplora le specifiche emozioni provate da uomini e donne nel ricevere aiuto da una persona del loro stesso sesso o dell’altro sesso. 132 partecipanti (66 donne – 66 uomini; età media: 29.25 anni) vedono una brevissima animazione, in cui un/una protagonista dello stesso sesso del o della partecipante viene aiutato/a da un/una collega di lavoro suo\a pari a risolvere una difficoltà pratica (raggiungere un libro posto troppo in alto), tramite uno strumento (una scaletta). Dopo il video, le specifiche risposte emotive che i o le partecipanti avrebbero provato in quella situazione vengono esplorate tramite un questionario self-report. I risultati mostrano una rilevante differenza tra i partecipanti uomini e le partecipanti donne. Di fronte ad un aiuto così poco minaccioso e orientato all’autonomia del ricevente, gli uomini non mostrano reazioni emotive rilevanti, mentre le donne aiutate da un uomo (rispetto agli uomini che ricevono lo stesso aiuto maschile) affermano che si sarebbero sentite più deboli e che avrebbero provato più emozioni di auto-consapevolezza negativa come vergogna, imbarazzo e umiliazione, quest’ultima sperimentata più fortemente anche quando ricevono aiuto da un uomo piuttosto che da una donna. Insieme ai limiti del lavoro, la presentazione sottolineerà come l’animazione abbia permesso di fare emergere la particolarità della reazione emotiva femminile, discussa in termini dilemmatici come vulnerabilità o come sfida al dislivello di potere tra i due gruppi sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.