Lo spazio, più che la forma in sé, deve essere il vettore di un discorso architettonico che non si limiti a descrivere o raffigurare il mistero, ma che sia piuttosto capace di suscitarlo incarnandolo. Uno spazio con queste caratteristiche non è già uno spazio che rappresenta qualcosa ma lo è a tutti gli effetti; esso si realizza con un atto dell’abitare che si fa critico e riflessivo e, come tale, non può compiersi se non attraverso la presenza e l’esperienza.
Lo spazio eloquente / Lambertucci, Filippo; Posocco, Pisana. - (2023), pp. 42-43.
Lo spazio eloquente
Filippo Lambertucci
Co-primo
;Pisana Posocco
Co-primo
2023
Abstract
Lo spazio, più che la forma in sé, deve essere il vettore di un discorso architettonico che non si limiti a descrivere o raffigurare il mistero, ma che sia piuttosto capace di suscitarlo incarnandolo. Uno spazio con queste caratteristiche non è già uno spazio che rappresenta qualcosa ma lo è a tutti gli effetti; esso si realizza con un atto dell’abitare che si fa critico e riflessivo e, come tale, non può compiersi se non attraverso la presenza e l’esperienza.File allegati a questo prodotto
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Lambertucci_Spazio-sacro_2023.pdf
solo gestori archivio
Note: copertina, frontespizio, indice, articolo, retro di copertina
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
349.6 kB
Formato
Adobe PDF
|
349.6 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.