In questo articolo analizziamo e classifichiamo i conflitti sorti dopo l’istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina e gli attori coinvolti. Mentre la funzione del parco nella tutela dell’habitat (sia per il suo stesso interesse che per i benefici per la popolazione) è solo brevemente discussa, il conflitto sviluppatosi tra i diversi attori coinvolti a partire dalla costituzione dell’area rappresenta il focus principale dell’articolo. Tentiamo di illustrare quanto complessa sia la realtà con cui ci si deve confrontare quando si tenti di istituire un parco naturale o una riserva in aree costiere caratterizzate da una lunga storia di attività e insediamenti umani. Esaminiamo anche l’ipotesi che conflitti di questo tipo possano essere indicativi di un peculiare insieme di condizioni (la mancanza di consenso – a livello locale – sulla necessità di tutela ambientale e sviluppo sostenibile; l’assenza di uno stringente e incontestabile bisogno del parco che prevarrebbe su conflitti e dissensi) proprie di contesti che, come quello italiano, sono contraddistinti da una lunga storia insediativa, da un’economia matura e da forti tradizioni democratiche. Il presente articolo in parte si basa (su) e sviluppa la ricerca (Montanari and Staniscia 2013b) condotta nell’ambito del progetto SECOA - Solutions for Environmental Contrasts in Coastal Areas: Global change, human mobility and sustainable urban development, finanziato dal Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea, nel Programma “Cooperazione”, tema “Ambiente (inclusi i cambiamenti climatici)”. Partendo dai risultati di tale ricerca e tentando di valutare le ragioni e i fattori che sottendono i conflitti ambientali, l’articolo propone: a) un’analisi del conflitto in corso, collocandolo nel dibattito scientifico attuale; b) una tassonomia dei principali attori coinvolti, con le loro posizioni e le loro alleanze; c) un confronto tra il caso del Parco Nazionale della Costa Teatina e altri due casi (in America e in Asia).
Istituzione di parchi naturali e insorgenza di conflitti ambientali in aree costiere. Il caso del Parco Nazionale della Costa Teatina / Staniscia, Barbara; Komatsu, Goro; Staniscia, Angelo. - (2024), pp. 95-135.
Istituzione di parchi naturali e insorgenza di conflitti ambientali in aree costiere. Il caso del Parco Nazionale della Costa Teatina
Staniscia, Barbara
;
2024
Abstract
In questo articolo analizziamo e classifichiamo i conflitti sorti dopo l’istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina e gli attori coinvolti. Mentre la funzione del parco nella tutela dell’habitat (sia per il suo stesso interesse che per i benefici per la popolazione) è solo brevemente discussa, il conflitto sviluppatosi tra i diversi attori coinvolti a partire dalla costituzione dell’area rappresenta il focus principale dell’articolo. Tentiamo di illustrare quanto complessa sia la realtà con cui ci si deve confrontare quando si tenti di istituire un parco naturale o una riserva in aree costiere caratterizzate da una lunga storia di attività e insediamenti umani. Esaminiamo anche l’ipotesi che conflitti di questo tipo possano essere indicativi di un peculiare insieme di condizioni (la mancanza di consenso – a livello locale – sulla necessità di tutela ambientale e sviluppo sostenibile; l’assenza di uno stringente e incontestabile bisogno del parco che prevarrebbe su conflitti e dissensi) proprie di contesti che, come quello italiano, sono contraddistinti da una lunga storia insediativa, da un’economia matura e da forti tradizioni democratiche. Il presente articolo in parte si basa (su) e sviluppa la ricerca (Montanari and Staniscia 2013b) condotta nell’ambito del progetto SECOA - Solutions for Environmental Contrasts in Coastal Areas: Global change, human mobility and sustainable urban development, finanziato dal Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea, nel Programma “Cooperazione”, tema “Ambiente (inclusi i cambiamenti climatici)”. Partendo dai risultati di tale ricerca e tentando di valutare le ragioni e i fattori che sottendono i conflitti ambientali, l’articolo propone: a) un’analisi del conflitto in corso, collocandolo nel dibattito scientifico attuale; b) una tassonomia dei principali attori coinvolti, con le loro posizioni e le loro alleanze; c) un confronto tra il caso del Parco Nazionale della Costa Teatina e altri due casi (in America e in Asia).File | Dimensione | Formato | |
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