L’incudine e il martello. itinerari del pensiero su permanenza e mutamento in un ordine costituzionale

In constitutional law studies, the subject of change is often addressed starting from the positive assessment of the elasticity of constitutional provisions and from the acknowledgment of the changes, even tacit ones, to which constitutions inevitably undergo. Taking as a key to reading Niccolò Machiavelli's works on the relationship between stability and change of orders and tracing some trajectories of constitutionalist thought on these issues, the volume aims to discuss some legal concepts in a problematic way, to underline how their uncritical use has negative repercussions on the Italian Constitution. The basic idea is that constitutional "change" can benefit the permanence of the Constitution, when it is a healthy "return" to principles, while even the formal amendment of the text can be a change that humiliates it, when it is the sign of a "change of order".

Negli studi di diritto costituzionale il tema del mutamento è spesso affrontato a partire dall’apprezzamento della elasticità delle disposizioni costituzionali e dalla presa d’atto delle modifiche anche tacite, alle quali le costituzioni vanno inevitabilmente incontro. Assumendo come chiave di lettura le riflessioni di Niccolò Machiavelli sul rapporto tra permanenza e rinnovazione degli ordini e tracciando alcune traiettorie del pensiero costituzionalistico su tali tematiche, il volume si propone di discutere in maniera problematica alcuni concetti giuridici, per rimarcare come il loro uso acritico abbia ricadute negative sulla Costituzione italiana. L’idea di fondo è che il “mutamento” costituzionale può andare a beneficio della permanenza della Costituzione, quando è un salutare “ritorno” ai princìpi, mentre persino la modifica formale del testo può essere un cambiamento che la mortifica, quando è il segno di un “cambio di ordine”.