La valutazione multirischio nell’outBE può avvalersi di strumenti di rappresentazione ed analisi di tipo ingegneristico, in grado di considerare il sistema di relazioni tra (a) l’ambiente costruito, le sue caratteristiche morfologiche, costruttive e di vulnerabilità, (b) i rischi a cui esso è soggetto, sia in forma singola che combinata, e considerando gli effetti da essi provocati sul costruito, e (c) gli utenti, di differente tipologia e caratterizzati da relativi modelli di fruizione dell’ambiente e di risposta alle condizioni di rischio. Da un lato, la definizione degli strumenti risulta ben consolidata da un punto di vista della configurazione teorica e di approccio, grazie soprattutto ad applicazioni al campo della sicurezza antincendio, in cui il livello di maturità ha portato all’integrazione nell’apparato normativo. Più recentemente, la ricerca si è consolidata anche nei campi della sicurezza antiterrorismo per edifici ed infrastrutture, come pure in quelli della sicurezza al sisma e all’alluvione nonché in quello degli impatti dei cambiamenti climatici alla scala di outBE o di porzioni urbane più o meno estese. Ciò è stato reso essenzialmente possibile dallo sviluppo di modelli di simulazione su base sperimentale. Al contempo, le applicazioni di tali strumenti al multirischio sono ancora marginali nonostante le indicazioni, anche di indirizzo europeo, sull’importanza di sviluppare metodologie per combinazioni di rischio a bassa probabilità ma alto impatto come quelle multirischio. Il progetto BE S2ECURe ha pertanto inteso contribuire all’impostazione di un approccio alla simulazione multirischio e allo sviluppo di strumenti relativi di simulazione e rappresentazione dell’ambiente per analizzare la sovrapposizione di effetti su diverse scale temporali, e anche in possibile accoppiamento spazio-temporale. Questo approccio permette di collegare gli SLODs - che modificano lentamente le condizioni dell’ambiente e condizionano quindi anche la modalità di fruizione dello stesso - con gli SUODs - che si manifestano improvvisamente e generalmente implicano una risposta rapida degli utenti (l’evacuazione).
Strumenti per l’analisi del multirischio / Bernardini, Gabriele; Diego Blanco Cadena, Juan; Angelosanti, Marco; D’Amico, Alessandro; Russo, Martina; Curra, Edoardo; Salvalai, Graziano; Isacco, Ilaria; Quagliarini, Enrico. - (2024), pp. 75-88. - ARCHITETTURA SOSTENIBILE. CULTURE COSTRUTTIVE PER IL RECUPERO SOSTENIBILE.
Strumenti per l’analisi del multirischio
Marco Angelosanti;Alessandro D’Amico;Martina Russo;Edoardo Curra;
2024
Abstract
La valutazione multirischio nell’outBE può avvalersi di strumenti di rappresentazione ed analisi di tipo ingegneristico, in grado di considerare il sistema di relazioni tra (a) l’ambiente costruito, le sue caratteristiche morfologiche, costruttive e di vulnerabilità, (b) i rischi a cui esso è soggetto, sia in forma singola che combinata, e considerando gli effetti da essi provocati sul costruito, e (c) gli utenti, di differente tipologia e caratterizzati da relativi modelli di fruizione dell’ambiente e di risposta alle condizioni di rischio. Da un lato, la definizione degli strumenti risulta ben consolidata da un punto di vista della configurazione teorica e di approccio, grazie soprattutto ad applicazioni al campo della sicurezza antincendio, in cui il livello di maturità ha portato all’integrazione nell’apparato normativo. Più recentemente, la ricerca si è consolidata anche nei campi della sicurezza antiterrorismo per edifici ed infrastrutture, come pure in quelli della sicurezza al sisma e all’alluvione nonché in quello degli impatti dei cambiamenti climatici alla scala di outBE o di porzioni urbane più o meno estese. Ciò è stato reso essenzialmente possibile dallo sviluppo di modelli di simulazione su base sperimentale. Al contempo, le applicazioni di tali strumenti al multirischio sono ancora marginali nonostante le indicazioni, anche di indirizzo europeo, sull’importanza di sviluppare metodologie per combinazioni di rischio a bassa probabilità ma alto impatto come quelle multirischio. Il progetto BE S2ECURe ha pertanto inteso contribuire all’impostazione di un approccio alla simulazione multirischio e allo sviluppo di strumenti relativi di simulazione e rappresentazione dell’ambiente per analizzare la sovrapposizione di effetti su diverse scale temporali, e anche in possibile accoppiamento spazio-temporale. Questo approccio permette di collegare gli SLODs - che modificano lentamente le condizioni dell’ambiente e condizionano quindi anche la modalità di fruizione dello stesso - con gli SUODs - che si manifestano improvvisamente e generalmente implicano una risposta rapida degli utenti (l’evacuazione).File | Dimensione | Formato | |
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