La pace è qualcosa di idealizzato, evocato, poeticizzato. È oggetto di celebrazione, esaltazione, mistificazione. A maggior ragione, quindi, può essere presa in considerazione nello studio storico-religioso: rispetto ad un’analisi meramente descrittiva ed evenemenziale, la storia delle religioni cerca di entrare nelle dinamiche sottese alla elaborazione e promozione dei singoli concetti e valori che sono parte della storia umana. Le religioni, in quanto sistemi complessi di simboli, coprono gran parte degli aspetti del pensiero e dell’agire umano concepiti come esistenzialmente rilevanti o indispensabili. Il trattamento religioso di ciascuno di essi, tra cui a pieno titolo rientra il binomio guerra-pace, comporta vasti apparati di mitizzazione, ovvero di trasposizione in una dimensione narrativa che implica uno spostamento rispetto al reale e una destorificazione funzionale alla elaborazione e definizione del reale stesso. Comporta, inoltre, una significativa, articolata, complicata ritualizzazione, che a sua volta contribuisce a regolare, stabilizzare, perpetuare e rafforzare il reale nella storia. Calata in questi processi, l’idea di pace subisce quindi una trasformazione sostanziale. Per valorizzare, concretizzare, garantire pace, si elaborano narrative, gestualità, rappresentazioni. La pace diviene un fatto e un segno poliedrico e polisemico.
Pace e religioni: Idee, materialità, simbologie / Ferrara, M; Ceravolo, M; Saggioro, A. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 2611-8742. - (2024), pp. 11-213.
Pace e religioni: Idee, materialità, simbologie
ferrara m;ceravolo m;saggioro a
2024
Abstract
La pace è qualcosa di idealizzato, evocato, poeticizzato. È oggetto di celebrazione, esaltazione, mistificazione. A maggior ragione, quindi, può essere presa in considerazione nello studio storico-religioso: rispetto ad un’analisi meramente descrittiva ed evenemenziale, la storia delle religioni cerca di entrare nelle dinamiche sottese alla elaborazione e promozione dei singoli concetti e valori che sono parte della storia umana. Le religioni, in quanto sistemi complessi di simboli, coprono gran parte degli aspetti del pensiero e dell’agire umano concepiti come esistenzialmente rilevanti o indispensabili. Il trattamento religioso di ciascuno di essi, tra cui a pieno titolo rientra il binomio guerra-pace, comporta vasti apparati di mitizzazione, ovvero di trasposizione in una dimensione narrativa che implica uno spostamento rispetto al reale e una destorificazione funzionale alla elaborazione e definizione del reale stesso. Comporta, inoltre, una significativa, articolata, complicata ritualizzazione, che a sua volta contribuisce a regolare, stabilizzare, perpetuare e rafforzare il reale nella storia. Calata in questi processi, l’idea di pace subisce quindi una trasformazione sostanziale. Per valorizzare, concretizzare, garantire pace, si elaborano narrative, gestualità, rappresentazioni. La pace diviene un fatto e un segno poliedrico e polisemico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.