Gli avvenimenti non umani. Leopardi, le foreste e la manipolazione della natura

Il saggio mette a fuoco, nell’opera leopardiana, una serie di testi in cui è elaborato il tema della manipolazione della natura da parte della specie umana. Al centro è un disegno letterario, mai realizzato, in cui Leopardi prende spunto da un articolo della Gazzetta di Milano sullo sfruttamento economico delle foreste svizzere, accumulando materiali letterari per un poema sulle foreste; tema di capitale importanza in tutti gli scrittori che, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, registrano gli effetti della modernizzazione (si fanno gli esempi di Wordsworth, Stendhal, Mary Shelley). Il saggio analizza poi altri luoghi della sua opera in cui Leopardi da un lato mette a fuoco la violenza insita nel rapporto tra la specie umana e la natura, in forma di addomesticamento, coltivazione e sfruttamento di risorse (per es. negli incompiuti Dialoghi tra due bestie); dall’altro immagina una natura non osservata da uno sguardo umano (Cantico del gallo silvestre, La vita solitaria).