Tra Otto e Novecento in Sicilia come nel resto del paese si assiste al proliferare di testate letterarie, grandi e piccole, specialistiche e amene, talvolta di rilievo, più spesso effimere, eppure per noi sempre significative in quanto meglio dell’editoria libraria, con i suoi tempi lunghi, restituiscono clima, gusti, tendenze, e soprattutto relazioni, intrecci, amicizie. Attraverso le redazioni di quotidiani e periodici è possibile ricostruire la rete che segna gli esordi e la formazione di Luigi Pirandello, orientando anche il suo percorso artistico futuro. La Sicilia, infatti, resta a lungo un fondamentale punto di riferimento. Lo dimostra la netta prevalenza di testate siciliane e in particolare palermitane che ne accolgono la firma e che lo recensiscono. Esse fanno per lo più capo a Giuseppe Pipitone-Federico. Figura poliedrica, critico, traduttore, professore e infine archivista, Pipitone Federico è spesso associato alla rivista «Il Momento», ma egli fonda e dirige altri molteplici fogli culturali che coinvolgono Pirandello, senza contare i quotidiani dei quali cura la terza pagina. In relazione all’Agrigentino, Pipitone Federico è noto per aver pubblicato una delle prime recensioni di Mal giocondo, ma i rapporti tra i due sono più sfaccettati, nutriti da una serie di collaborazioni giornalistiche intraprese negli anni precedenti e portate avanti fino alle soglie del Novecento.
Le riviste di Giuseppe Pipitone-Federico, maestro e mentore di Pirandello / Collevecchio, Maria. - (2024). (Intervento presentato al convegno Moderno e antimoderno: le avventure di una contronarrazione tenutosi a Milano).
Le riviste di Giuseppe Pipitone-Federico, maestro e mentore di Pirandello
Maria Collevecchio
2024
Abstract
Tra Otto e Novecento in Sicilia come nel resto del paese si assiste al proliferare di testate letterarie, grandi e piccole, specialistiche e amene, talvolta di rilievo, più spesso effimere, eppure per noi sempre significative in quanto meglio dell’editoria libraria, con i suoi tempi lunghi, restituiscono clima, gusti, tendenze, e soprattutto relazioni, intrecci, amicizie. Attraverso le redazioni di quotidiani e periodici è possibile ricostruire la rete che segna gli esordi e la formazione di Luigi Pirandello, orientando anche il suo percorso artistico futuro. La Sicilia, infatti, resta a lungo un fondamentale punto di riferimento. Lo dimostra la netta prevalenza di testate siciliane e in particolare palermitane che ne accolgono la firma e che lo recensiscono. Esse fanno per lo più capo a Giuseppe Pipitone-Federico. Figura poliedrica, critico, traduttore, professore e infine archivista, Pipitone Federico è spesso associato alla rivista «Il Momento», ma egli fonda e dirige altri molteplici fogli culturali che coinvolgono Pirandello, senza contare i quotidiani dei quali cura la terza pagina. In relazione all’Agrigentino, Pipitone Federico è noto per aver pubblicato una delle prime recensioni di Mal giocondo, ma i rapporti tra i due sono più sfaccettati, nutriti da una serie di collaborazioni giornalistiche intraprese negli anni precedenti e portate avanti fino alle soglie del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.