Si definisce stereotomia del legno l’insieme delle operazioni dirette a modificare la forma prismatica o parallelepipeda degli assi di legno stagionati, opportunamente predisposti, per consentirne l’uso nell’edilizia e nell’arredamento. La stereotomia del legno quindi è la disciplina fondamentale per la carpenteria lignea cioè per la costruzione di strutture portanti dirette o indirette. In alcuni trattati di geometria descrittiva di fine ‘800 tale specifica applicazione è anche conosciuta come taglio del legname. Il termine stereotomia si rifà invece alla scuola francese in cui il taglio del legno è equiparato a quello della pietra, cioè in generale al taglio dei materiali naturali per l’edilizia. La stereotomia del legno è da considerarsi, a tutti gli effetti, come una delle molteplici applicazioni della geometria descrittiva. Rispetto alla pietra c'è una specificità nel taglio del legname strettamente connessa alla natura del materiale. La trattazione si articola in tre capitoli; il primo analizza in dettaglio i vari tipi di unione più frequentemente utilizzati nella pratica dell’edilizia e dell’arredamento, il secondo descrive le capriate e la conformazione di alcuni nodi particolari nella realizzazione delle orditure principali e secondarie dei tetti in legno, il terzo riguarda una applicazione particolare di utilizzo del legno, quello cioè del corrimano curvo di una scala. L’utilizzo del legno, soprattutto nell’edilizia, ha subito a partire dalla fine dell’800 una sostanziale modifica sia nelle strutture dirette che indirette (centinature). Tra i fattori che hanno influenzato maggiormente il cambiamento nella tecnica di utilizzo del legname vi sono l’introduzione del ferro e dell’acciaio nelle costruzioni, la scoperta del cemento armato, la prefabbricazione e, di recente, l’evoluzione della tecnica del legno lamellare in cui i nodi ed i giunti sono per la maggior parte assicurati da inserti di acciaio. Ciò non toglie che la conoscenza di una materia troppo spesso dimenticata sia nei testi di geometria descrittiva che in quelli più specifici di tecnologia dell’architettura o di architettura tecnica è da ritenersi profondamente attuale sia per gli aspetti più strettamente formativi di comprensione della forma e dello spazio che per quelli più specificatamente tecnologici di conoscenza di un modo di realizzare strutture portanti utilizzato in maniera pressoché costante per millenni di storia dell’architettura.
Stereotomia del legno / Paris, Leonardo. - STAMPA. - 2(2009), pp. 562-588.
Stereotomia del legno
PARIS, Leonardo
2009
Abstract
Si definisce stereotomia del legno l’insieme delle operazioni dirette a modificare la forma prismatica o parallelepipeda degli assi di legno stagionati, opportunamente predisposti, per consentirne l’uso nell’edilizia e nell’arredamento. La stereotomia del legno quindi è la disciplina fondamentale per la carpenteria lignea cioè per la costruzione di strutture portanti dirette o indirette. In alcuni trattati di geometria descrittiva di fine ‘800 tale specifica applicazione è anche conosciuta come taglio del legname. Il termine stereotomia si rifà invece alla scuola francese in cui il taglio del legno è equiparato a quello della pietra, cioè in generale al taglio dei materiali naturali per l’edilizia. La stereotomia del legno è da considerarsi, a tutti gli effetti, come una delle molteplici applicazioni della geometria descrittiva. Rispetto alla pietra c'è una specificità nel taglio del legname strettamente connessa alla natura del materiale. La trattazione si articola in tre capitoli; il primo analizza in dettaglio i vari tipi di unione più frequentemente utilizzati nella pratica dell’edilizia e dell’arredamento, il secondo descrive le capriate e la conformazione di alcuni nodi particolari nella realizzazione delle orditure principali e secondarie dei tetti in legno, il terzo riguarda una applicazione particolare di utilizzo del legno, quello cioè del corrimano curvo di una scala. L’utilizzo del legno, soprattutto nell’edilizia, ha subito a partire dalla fine dell’800 una sostanziale modifica sia nelle strutture dirette che indirette (centinature). Tra i fattori che hanno influenzato maggiormente il cambiamento nella tecnica di utilizzo del legname vi sono l’introduzione del ferro e dell’acciaio nelle costruzioni, la scoperta del cemento armato, la prefabbricazione e, di recente, l’evoluzione della tecnica del legno lamellare in cui i nodi ed i giunti sono per la maggior parte assicurati da inserti di acciaio. Ciò non toglie che la conoscenza di una materia troppo spesso dimenticata sia nei testi di geometria descrittiva che in quelli più specifici di tecnologia dell’architettura o di architettura tecnica è da ritenersi profondamente attuale sia per gli aspetti più strettamente formativi di comprensione della forma e dello spazio che per quelli più specificatamente tecnologici di conoscenza di un modo di realizzare strutture portanti utilizzato in maniera pressoché costante per millenni di storia dell’architettura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.