Il contributo muove dall'indagine delle ricadute giuridiche sottese alla sostituzione del risultato al tempo quale criterio di misurazione della prestazione lavorativa nel lavoro da remoto, basato su un modello organizzativo in cui la valutazione dell’adempimento, e la conseguente corresponsione della retribuzione vincolata al raggiungimento del risultato, inevitabilmente si baserà su obiettivi predeterminati, misurabili e coerenti con le capacità professionali del prestatore di lavoro. Il pervasivo impiego delle nuove tecnologie digitali, infatti, all’interno dell’impresa, mentre trasforma il potere direttivo e indebolisce le forme di controllo sull’esecuzione del lavoro piuttosto che sui risultati, accentua il carattere fiduciario e l’autonomia della prestazione da remoto, resa in funzione di obiettivi condivisi cui vincolare la retribuzione e senza precisi vincoli di orario o di luogo del lavoro. In tale contesto, il contributo si sofferma sulle previsioni legislative in tema di trattamento economico del lavoro da remoto, mentre l'ultima parte si concentra sull'analisi delle più recenti forme di retribuzione mediante “tecnologie retributive”, basate sul ricorso a valute digitalizzate, che sollevano non pochi dubbi sul loro possibile impiego, nel rispetto dei principi costituzionali della proporzionalità e sufficienza della retribuzione, all’interno del rapporto di lavoro.
Le coordinate retributive del lavoro da remoto tra tempo e risultato della prestazione lavorativa / DE MARCO, Enrica. - (2024), pp. 329-347. - AI E DIRITTO.
Le coordinate retributive del lavoro da remoto tra tempo e risultato della prestazione lavorativa
Enrica De Marco
2024
Abstract
Il contributo muove dall'indagine delle ricadute giuridiche sottese alla sostituzione del risultato al tempo quale criterio di misurazione della prestazione lavorativa nel lavoro da remoto, basato su un modello organizzativo in cui la valutazione dell’adempimento, e la conseguente corresponsione della retribuzione vincolata al raggiungimento del risultato, inevitabilmente si baserà su obiettivi predeterminati, misurabili e coerenti con le capacità professionali del prestatore di lavoro. Il pervasivo impiego delle nuove tecnologie digitali, infatti, all’interno dell’impresa, mentre trasforma il potere direttivo e indebolisce le forme di controllo sull’esecuzione del lavoro piuttosto che sui risultati, accentua il carattere fiduciario e l’autonomia della prestazione da remoto, resa in funzione di obiettivi condivisi cui vincolare la retribuzione e senza precisi vincoli di orario o di luogo del lavoro. In tale contesto, il contributo si sofferma sulle previsioni legislative in tema di trattamento economico del lavoro da remoto, mentre l'ultima parte si concentra sull'analisi delle più recenti forme di retribuzione mediante “tecnologie retributive”, basate sul ricorso a valute digitalizzate, che sollevano non pochi dubbi sul loro possibile impiego, nel rispetto dei principi costituzionali della proporzionalità e sufficienza della retribuzione, all’interno del rapporto di lavoro.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DeMarco_Coordinate_2024.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
223.02 kB
Formato
Adobe PDF
|
223.02 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
DeMarco_Coordinate-Copertina-Indice_2024.pdf
solo gestori archivio
Note: Copertina e indice del volume
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
210.63 kB
Formato
Adobe PDF
|
210.63 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.