L'abitare operaio

La carenza globale della risposta abitativa nella Terni industriale, è sottolineata dal margine ampio lasciato all’iniziativa privata, che coglie l’opportunità di proporre lottizzazioni funzionali a cui, forse impropriamente, viene conferita comunque la denominazione di villaggio. Vi sono ad esempio le vicende particolari del villaggio Cianferini, poi Campomaggiore, o del villaggio Pallotta, che vedono gli imprenditori di cui portano il nome, e con all’attivo importanti realizzazioni edilizie nella città di Terni, intervenire nel mercato della casa al di là delle programmazioni urbane comunali o societarie, in particolare a ridosso del polo chimico di Sabbioni, dove il Cianferini realizza una prima serie di abitazioni che saranno il nucleo aggregatore di un’articolata sequenza di vicende che solo in un secondo momento vede entrare in campo il Comune, l’Istituto Case Popolari, ed infine anche l’intervento del piano INA-Casa. Il breve capitolo inquadra gli interventi complessi, quartieri e villaggi, tralasciando gli interventi edilizi puntuali, ormai inseriti nei tessuti urbani della città consolidata, per i quali si rimanda alle pagine di Michele Giorgini e Augusto Ciuffetti.