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Perché “intorno” alle Periferie?
La periferia è ancora un luogo “brutto” delle città, da cui stare lontani, oppure è una realtà consolidata che rivela un profondo mutamento nelle consuetudini insediative che sta caratterizzando il panorama urbano e territoriale?
Forse oggi la periferia forse oggi è un modo di vivere.
Per questo parlare oggi di periferia è molto più complesso di quanto già non lo fosse solo vent’anni fa.
In primo luogo, cos’è oggi una periferia?
Dal Vocabolario Treccani della Lingua Italiana, periferia è <<la parte estrema e più marginale, contrapposta al centro, di uno spazio fisico o di un territorio più o meno ampio>> e quindi anche <<l’insieme dei quartieri di una città più lontani dal centro>>.
E’ evidente tuttavia come questa definizione sia ormai inadeguata a descrivere la realtà delle grandi aree urbane che sono andate oltre il tradizionale concetto di periferia, portando addirittura a mettere in discussione il concetto di “città”.
Periferia e degrado sono sempre un binomio inscindibile? Il degrado descritto da Pasolini negli Anni Sessanta è ancora oggi una caratteristica della periferie urbane? Oppure i caratteri di degrado, da sempre attribuiti alle periferie, si sono spostati in altre aree della città?
L’Urbanistica, in quanto espressione di un interesse collettivo, ha ancora oggi strumenti per poter affrontare i disagi generati dalle e nelle periferie urbane?
Per poter meglio affrontare il tema e tentare di dare risposta a queste domande, in questo documento si ragionerà “intorno” alle periferie e alla nascita del fenomeno nella grandi città italiane, in un continuo cambio di prospettiva operato grazie ad incursioni in discipline affini all’urbanistica – sociologia e antropologia, economia, trasporti fino ai media e allo spettacolo –, attraverso il quale se ne approfondiranno l’evoluzione e il cambio dei paradigmi insediativi che hanno investito le periferie urbane e che stanno trasformando le città.
Utile a tale scopo brevi comparazioni con quanto è accaduto e accade nelle periferie di alcune grandi città del mondo (in particolare quelle del Cono Sur dell’America Latina, a noi culturalmente e storicamente molto vicine).
INTORNO ALLE
PERIFERIE / Cerasoli, Mario. - (2012).
Perché “intorno” alle Periferie?
La periferia è ancora un luogo “brutto” delle città, da cui stare lontani, oppure è una realtà consolidata che rivela un profondo mutamento nelle consuetudini insediative che sta caratterizzando il panorama urbano e territoriale?
Forse oggi la periferia forse oggi è un modo di vivere.
Per questo parlare oggi di periferia è molto più complesso di quanto già non lo fosse solo vent’anni fa.
In primo luogo, cos’è oggi una periferia?
Dal Vocabolario Treccani della Lingua Italiana, periferia è <> e quindi anche <>.
E’ evidente tuttavia come questa definizione sia ormai inadeguata a descrivere la realtà delle grandi aree urbane che sono andate oltre il tradizionale concetto di periferia, portando addirittura a mettere in discussione il concetto di “città”.
Periferia e degrado sono sempre un binomio inscindibile? Il degrado descritto da Pasolini negli Anni Sessanta è ancora oggi una caratteristica della periferie urbane? Oppure i caratteri di degrado, da sempre attribuiti alle periferie, si sono spostati in altre aree della città?
L’Urbanistica, in quanto espressione di un interesse collettivo, ha ancora oggi strumenti per poter affrontare i disagi generati dalle e nelle periferie urbane?
Per poter meglio affrontare il tema e tentare di dare risposta a queste domande, in questo documento si ragionerà “intorno” alle periferie e alla nascita del fenomeno nella grandi città italiane, in un continuo cambio di prospettiva operato grazie ad incursioni in discipline affini all’urbanistica – sociologia e antropologia, economia, trasporti fino ai media e allo spettacolo –, attraverso il quale se ne approfondiranno l’evoluzione e il cambio dei paradigmi insediativi che hanno investito le periferie urbane e che stanno trasformando le città.
Utile a tale scopo brevi comparazioni con quanto è accaduto e accade nelle periferie di alcune grandi città del mondo (in particolare quelle del Cono Sur dell’America Latina, a noi culturalmente e storicamente molto vicine).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1712769
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simulazione ASN
Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 589/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all’uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti.