Nel 1922, Hans Prinzhorn pubblicava L’attività plastica dei malati mentali. Un contributo alla psicologia e alla psicopatologia della «Gestaltung», un testo che avrebbe avuto un insperato successo, sia in ambito medico-psichiatrico, sia in ambito artistico. Si trattava di un libro di immagini, «le plus beau livre d’images qui soit», come ebbe a dire Paul Éluard, che, ricevutolo in dono da Max Ernst nel 1922, lo diffuse a Parigi nel movimento surrealista. Ma oltre alle immagini, Prinzhorn esponeva i suoi criteri di scelta e di organizzazione del materiale, e i suoi riferimenti teorici ad autori e concetti significativi. Parlando di immagine, espressione e Gestaltung, Prinzhorn affrontava problemi teorici importanti, quali il rapporto tra immagine e immagine artistica e tra normalità e malattia mentale.
Immagine, espressione e marginalità. Il contributo di Hans Prinzhorn / Bassan, Fiorella. - STAMPA. - (2009), pp. 119-132.
Immagine, espressione e marginalità. Il contributo di Hans Prinzhorn
BASSAN, Fiorella
2009
Abstract
Nel 1922, Hans Prinzhorn pubblicava L’attività plastica dei malati mentali. Un contributo alla psicologia e alla psicopatologia della «Gestaltung», un testo che avrebbe avuto un insperato successo, sia in ambito medico-psichiatrico, sia in ambito artistico. Si trattava di un libro di immagini, «le plus beau livre d’images qui soit», come ebbe a dire Paul Éluard, che, ricevutolo in dono da Max Ernst nel 1922, lo diffuse a Parigi nel movimento surrealista. Ma oltre alle immagini, Prinzhorn esponeva i suoi criteri di scelta e di organizzazione del materiale, e i suoi riferimenti teorici ad autori e concetti significativi. Parlando di immagine, espressione e Gestaltung, Prinzhorn affrontava problemi teorici importanti, quali il rapporto tra immagine e immagine artistica e tra normalità e malattia mentale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.