L’arte fotografica, insieme all’evoluzione della tecnologia che l’ha accompagnata fin dai suoi esordi, ha sempre introdotto quella che Walter Benjamin definiva una “revisione dell’inventario percettivo”, e così facendo ha modificato costantemente e in modo imprevedibile “la nostra immagine del mondo”. Indagare oggi la città e l’architettura attraverso l’obiettivo del drone vuol dire rivelare identità nascoste e inaspettate presenze. Sorvolando le città, si aprono nuove inedite prospettive. Tutto sembra svelarsi ma allo stesso tempo tutto sembra non corrispondere più alla mappa mentale dei luoghi che pensavamo di conoscere. Le foto da drone di Moreno Maggi fanno riflettere sul ruolo che la fotografia sta assumendo nell'epoca contemporanea.
Quello che l'occhio non vede. Una lezione per immagini di Moreno Maggi / Quici, Fabio. - (2024), pp. 129-137. [10.13133/9788893773164].
Quello che l'occhio non vede. Una lezione per immagini di Moreno Maggi
FABIO QUICI
Primo
2024
Abstract
L’arte fotografica, insieme all’evoluzione della tecnologia che l’ha accompagnata fin dai suoi esordi, ha sempre introdotto quella che Walter Benjamin definiva una “revisione dell’inventario percettivo”, e così facendo ha modificato costantemente e in modo imprevedibile “la nostra immagine del mondo”. Indagare oggi la città e l’architettura attraverso l’obiettivo del drone vuol dire rivelare identità nascoste e inaspettate presenze. Sorvolando le città, si aprono nuove inedite prospettive. Tutto sembra svelarsi ma allo stesso tempo tutto sembra non corrispondere più alla mappa mentale dei luoghi che pensavamo di conoscere. Le foto da drone di Moreno Maggi fanno riflettere sul ruolo che la fotografia sta assumendo nell'epoca contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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