La ridotta ampiezza (non solo in termini di quantità di contributi scientifici, Antonsich 2009) della letteratura geografica sul fascismo è in parte così ascrivibile al documentato disimpegno civile che la disciplina conosce in Italia a partire dal secondo dopoguerra e in parte alla scrittura di una storia della disciplina che, quando non assume carattere agiografico e/o evenemenziale, più che a un’esigenza di riflessione metacognitiva risponde a una logica manichea tesa a restituire la classica, e asfittica, dicotomia “buone/i vs cattive/i”.
Il valore dei luoghi: paesaggi della memoria tra educazione e rappresentazione / Morri, Riccardo. - (2024), pp. 103-108.
Il valore dei luoghi: paesaggi della memoria tra educazione e rappresentazione
riccardo morri
Primo
Membro del Collaboration Group
2024
Abstract
La ridotta ampiezza (non solo in termini di quantità di contributi scientifici, Antonsich 2009) della letteratura geografica sul fascismo è in parte così ascrivibile al documentato disimpegno civile che la disciplina conosce in Italia a partire dal secondo dopoguerra e in parte alla scrittura di una storia della disciplina che, quando non assume carattere agiografico e/o evenemenziale, più che a un’esigenza di riflessione metacognitiva risponde a una logica manichea tesa a restituire la classica, e asfittica, dicotomia “buone/i vs cattive/i”.File | Dimensione | Formato | |
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