In questo studio, dedicato all’opera della scrittrice austriaca Ilse Aichinger (1921-2016), una delle voci più significative del Novecento di lingua tedesca, il sentimento della diffidenza viene individuato come il nucleo programmatico e incandescente dal quale si diparte un articolato cammino poetico che ha varcato le soglie del millennio. Vengono qui proposti percorsi di lettura e analisi dei primi trent’anni della produzione di Aichinger (1945-1976), indagando le implicazioni etiche della scrittura dopo la cesura del 1945. Questa prima monografia in Italia dedicata ad Aichinger ricostruisce il contesto in cui è nata la sua poetica diffidente, segue le tracce di documenti e materiali d’archivio e individua tre movimenti della scrittura – interrogare, ricercare, ridurre –, associati a tre forme testuali – romanzo, radiodramma, Prosagedicht –, che Aichinger ha frequentato in modo anticonvenzionale. La spinta sperimentalistica e la curiosità di guardare dentro e dietro le parole, per riscattare la lingua dispersa lungo i margini delle forme e della dicibilità, danno luogo a un’opera futuribile, che continuamente interroga la realtà, in una pratica quotidiana di dissenso.
La diffidenza della lingua. Percorsi nella po-etica di Ilse Aichinger (1945-1976) / Iacovella, Matteo. - (2024), pp. 1-236.
La diffidenza della lingua. Percorsi nella po-etica di Ilse Aichinger (1945-1976)
matteo iacovella
2024
Abstract
In questo studio, dedicato all’opera della scrittrice austriaca Ilse Aichinger (1921-2016), una delle voci più significative del Novecento di lingua tedesca, il sentimento della diffidenza viene individuato come il nucleo programmatico e incandescente dal quale si diparte un articolato cammino poetico che ha varcato le soglie del millennio. Vengono qui proposti percorsi di lettura e analisi dei primi trent’anni della produzione di Aichinger (1945-1976), indagando le implicazioni etiche della scrittura dopo la cesura del 1945. Questa prima monografia in Italia dedicata ad Aichinger ricostruisce il contesto in cui è nata la sua poetica diffidente, segue le tracce di documenti e materiali d’archivio e individua tre movimenti della scrittura – interrogare, ricercare, ridurre –, associati a tre forme testuali – romanzo, radiodramma, Prosagedicht –, che Aichinger ha frequentato in modo anticonvenzionale. La spinta sperimentalistica e la curiosità di guardare dentro e dietro le parole, per riscattare la lingua dispersa lungo i margini delle forme e della dicibilità, danno luogo a un’opera futuribile, che continuamente interroga la realtà, in una pratica quotidiana di dissenso.File | Dimensione | Formato | |
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