Tra le attività svolte nel sito archeologico di San Vincenzo al Volturno c’è stata l’acquisizione di dati con uno scanner laser 3d con tecnologia a tempo di volo (Leica Hds3000). In tre giornate sono state posizionate venti stazioni. Ogni ripresa è stata preceduta da una acquisizione di immagine fotografica (interna allo scanner) potendo così disporre di nuvole di punti renderizzate in cui viene associato al valore delle coordinate anche il valore RGB dell’immagine fotografica. Nel rilievo archeologico, caratterizzato da materiali e colori omogenei e dove spesso conta più la comprensione della stratificazione muraria piuttosto che la sua conformazione, la possibilità di associare nella ripresa con lo scanner anche una buona ripresa fotografica e indubbiamente di notevole utilità. Per alcune stazioni è stata eseguita anche una ripresa fotografica con il kit camera esterno allo strumento attraverso cui è possibile ottenere una renderizzazione ottimale della nuvola di punti, per due aspetti; il primo è riuscire ad ottimizzare l’esposizione, il secondo è ottenere immagini di qualità superiore anche i termini di risoluzione fotografica potendo sfruttare al meglio la rapida evoluzione delle macchine digitali. Il kit camera esterno è pensato in modo da ottenere una ripresa fotografica, che è di per sé una proiezione centrale, dallo stesso “punto di vista” dello scanner laser. Importando l’immagine all’interno del programma Cyclone è possibile pertanto avere una perfetta coincidenza tra la nuvola di punti e l’immagine fotografica, ripresi entrambi dallo stesso centro di proiezione.
L’acquisizione di dati tramite scanner laser 3D nel rilevamento archeologico / Paris, Leonardo. - STAMPA. - (2009), pp. 75-80.
L’acquisizione di dati tramite scanner laser 3D nel rilevamento archeologico
PARIS, Leonardo
2009
Abstract
Tra le attività svolte nel sito archeologico di San Vincenzo al Volturno c’è stata l’acquisizione di dati con uno scanner laser 3d con tecnologia a tempo di volo (Leica Hds3000). In tre giornate sono state posizionate venti stazioni. Ogni ripresa è stata preceduta da una acquisizione di immagine fotografica (interna allo scanner) potendo così disporre di nuvole di punti renderizzate in cui viene associato al valore delle coordinate anche il valore RGB dell’immagine fotografica. Nel rilievo archeologico, caratterizzato da materiali e colori omogenei e dove spesso conta più la comprensione della stratificazione muraria piuttosto che la sua conformazione, la possibilità di associare nella ripresa con lo scanner anche una buona ripresa fotografica e indubbiamente di notevole utilità. Per alcune stazioni è stata eseguita anche una ripresa fotografica con il kit camera esterno allo strumento attraverso cui è possibile ottenere una renderizzazione ottimale della nuvola di punti, per due aspetti; il primo è riuscire ad ottimizzare l’esposizione, il secondo è ottenere immagini di qualità superiore anche i termini di risoluzione fotografica potendo sfruttare al meglio la rapida evoluzione delle macchine digitali. Il kit camera esterno è pensato in modo da ottenere una ripresa fotografica, che è di per sé una proiezione centrale, dallo stesso “punto di vista” dello scanner laser. Importando l’immagine all’interno del programma Cyclone è possibile pertanto avere una perfetta coincidenza tra la nuvola di punti e l’immagine fotografica, ripresi entrambi dallo stesso centro di proiezione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.