La digitalizzazione è il motore dello Smart Working, che possiamo considerare come il lavoro agile e flessibile in luoghi diversi rispetto all'ufficio tradizionale. Questa modalità di organizzazione del lavoro offre numerosi vantaggi. Tra questi, la possibilità di conciliare meglio la vita professionale e personale, ridurre i tempi di spostamento e aumentare la produttività. Ciononostante, allo stato attuale, la pratica dello Smart Working riscontra non poche problematiche, soprattutto in fase di attuazione. In prevalenza a causa dell’inadeguatezza delle infrastrutture digitali, con particolare riferimento ai territori periferici e rurali come le Aree Interne delle regioni del Mezzogiorno. Questo ci lega al tema del cosiddetto South Working, cioè lo spostamento in smart verso le aree meridionali del paese e che è stata presentata, in alcune istanze, come possibile soluzione allo spopolamento che interessa le aree marginalizzate del Meridione. Partendo da queste premesse teoriche, il nostro contributo intende rispondere alla seguente domanda di ricerca: la digitalizzazione, e in particolare gli investimenti nella banda ultra-larga, possono incentivare il fenomeno del South Working? Nel farlo, si prevede di ricorrere all’analisi di dati secondari presenti nelle banche dati e nei rapporti di AGCOM, nei report dell’Osservatorio smart working della school of management del Politecnico di Milano e di esplorare eventuali dati regionali (NUTS2) sulla piattaforma Eurostat.

Digitalizzazione e banda ultralarga come motori del "South Working" / Pane, Sara; Iannace, DAVIDE EMANUELE. - (2024), pp. 543-552.

Digitalizzazione e banda ultralarga come motori del "South Working"

sara pane
;
davide Emanuele Iannace
2024

Abstract

La digitalizzazione è il motore dello Smart Working, che possiamo considerare come il lavoro agile e flessibile in luoghi diversi rispetto all'ufficio tradizionale. Questa modalità di organizzazione del lavoro offre numerosi vantaggi. Tra questi, la possibilità di conciliare meglio la vita professionale e personale, ridurre i tempi di spostamento e aumentare la produttività. Ciononostante, allo stato attuale, la pratica dello Smart Working riscontra non poche problematiche, soprattutto in fase di attuazione. In prevalenza a causa dell’inadeguatezza delle infrastrutture digitali, con particolare riferimento ai territori periferici e rurali come le Aree Interne delle regioni del Mezzogiorno. Questo ci lega al tema del cosiddetto South Working, cioè lo spostamento in smart verso le aree meridionali del paese e che è stata presentata, in alcune istanze, come possibile soluzione allo spopolamento che interessa le aree marginalizzate del Meridione. Partendo da queste premesse teoriche, il nostro contributo intende rispondere alla seguente domanda di ricerca: la digitalizzazione, e in particolare gli investimenti nella banda ultra-larga, possono incentivare il fenomeno del South Working? Nel farlo, si prevede di ricorrere all’analisi di dati secondari presenti nelle banche dati e nei rapporti di AGCOM, nei report dell’Osservatorio smart working della school of management del Politecnico di Milano e di esplorare eventuali dati regionali (NUTS2) sulla piattaforma Eurostat.
2024
36 Rapporto Italia EURISPES
978-88-498-8121-9
Smart working, south working, PA, Pubblica Amministrazione, digitale, Aree Interne, banda ultralarga
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Digitalizzazione e banda ultralarga come motori del "South Working" / Pane, Sara; Iannace, DAVIDE EMANUELE. - (2024), pp. 543-552.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1710422
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