I tiktok si sono diffusi rapidamente perché accessibili, trasformabili e comprensibili, e hanno saputo colonizzare gli altri media, anche tradizionali, che ne hanno ripreso le caratteristiche integrandole con le loro peculiarità originarie. Le strutture invarianti di questo tipo di contenuti triggerano azioni e reazioni, cioè innescano un determinato fare, correlato a una persistenza di tratti in cui si accumulano pratiche, logiche di gesti “cre-attivi” (creativi e attivi). L’intenzionalità della produzione dei contenuti deriva dal bacino di strutture stratificatesi sui social media, soprattutto quelle “trending”, le più utilizzate, che catturano le persone per conoscenze, memorie e emozioni in comune. E così il fare comune confluisce in diversi modi di “dire” e “dirsi”, che accadono nel mezzo tra un contenuto e un altro. I formati, dunque, divengono i pilastri del sentire comune, e hanno conseguenze tangibili sulla diffusione di informazioni e modi di essere. Tra questi “dire” si afferma come formato più efficace il video, che riorganizza l’informazione in forme reticolari e replicabili. Nei video si riformulano abilità cognitive e programmi conoscitivi per soddisfare modelli di interazione dal carattere esemplificativo e documentale, attraverso i quali si negoziano diverse interpretazioni della realtà mediante la tecnologia digitale.
Le forme di TikTok. La moda di dare senso al mondo / Terracciano, Bianca. - (2023), pp. 103-125.
Le forme di TikTok. La moda di dare senso al mondo
Bianca Terracciano
2023
Abstract
I tiktok si sono diffusi rapidamente perché accessibili, trasformabili e comprensibili, e hanno saputo colonizzare gli altri media, anche tradizionali, che ne hanno ripreso le caratteristiche integrandole con le loro peculiarità originarie. Le strutture invarianti di questo tipo di contenuti triggerano azioni e reazioni, cioè innescano un determinato fare, correlato a una persistenza di tratti in cui si accumulano pratiche, logiche di gesti “cre-attivi” (creativi e attivi). L’intenzionalità della produzione dei contenuti deriva dal bacino di strutture stratificatesi sui social media, soprattutto quelle “trending”, le più utilizzate, che catturano le persone per conoscenze, memorie e emozioni in comune. E così il fare comune confluisce in diversi modi di “dire” e “dirsi”, che accadono nel mezzo tra un contenuto e un altro. I formati, dunque, divengono i pilastri del sentire comune, e hanno conseguenze tangibili sulla diffusione di informazioni e modi di essere. Tra questi “dire” si afferma come formato più efficace il video, che riorganizza l’informazione in forme reticolari e replicabili. Nei video si riformulano abilità cognitive e programmi conoscitivi per soddisfare modelli di interazione dal carattere esemplificativo e documentale, attraverso i quali si negoziano diverse interpretazioni della realtà mediante la tecnologia digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.