Negli anni Settanta Roma rappresenta un laboratorio artistico d’avanguardia, a cui si affianca un momento politico straordinario con Giulio Carlo Argan sindaco. Al tempo stesso, la città si trova a fare i conti con un assetto urbanistico-sociale problematico, derivato dalle recenti e rapide trasformazioni del centro e della periferia. Lo spazio urbano, inteso come «spazio sociale», diviene per gli artisti un orizzonte in cui testare i limiti della disciplina; un’area in cui dare avvio a processi di reinvenzione creativa insieme alle comunità. Rintracciando i punti di discontinuità e di contatto con il panorama nazionale, il volume si propone di ricostruire le esperienze artistiche romane legate all’operatività estetica, tendenza teorizzata da Enrico Crispolti e presentata alla Biennale di Venezia del 1976. I casi indagati – alcuni per la prima volta oggetto di un approfondimento critico – rispecchiano l’originalità e la complessità della situazione romana: dalle iniziative promosse dal Comune (gli interventi a piazza Margana, l’Estate romana), ai collettivi che si confrontano con la dimensione urbana (Ufficio per l’immaginazione preventiva, Non gruppo-Erostrato, poi Frazione Clandestina), agli esempi radicati nel territorio con una forte vocazione sociale (Cooperativa Alzaia e Operazione Roma Eterna). Osservare la capitale attraverso il rapporto tra arte e città equivale allora a indagare, secondo nuove coordinate, Roma negli anni Settanta e la sua natura di “palinsesto”.

Roma 70. Interventi e pratiche artistiche nello spazio urbano / Desideri, Arianna. - (2020).

Roma 70. Interventi e pratiche artistiche nello spazio urbano

Desideri, Arianna
Primo
2020

Abstract

Negli anni Settanta Roma rappresenta un laboratorio artistico d’avanguardia, a cui si affianca un momento politico straordinario con Giulio Carlo Argan sindaco. Al tempo stesso, la città si trova a fare i conti con un assetto urbanistico-sociale problematico, derivato dalle recenti e rapide trasformazioni del centro e della periferia. Lo spazio urbano, inteso come «spazio sociale», diviene per gli artisti un orizzonte in cui testare i limiti della disciplina; un’area in cui dare avvio a processi di reinvenzione creativa insieme alle comunità. Rintracciando i punti di discontinuità e di contatto con il panorama nazionale, il volume si propone di ricostruire le esperienze artistiche romane legate all’operatività estetica, tendenza teorizzata da Enrico Crispolti e presentata alla Biennale di Venezia del 1976. I casi indagati – alcuni per la prima volta oggetto di un approfondimento critico – rispecchiano l’originalità e la complessità della situazione romana: dalle iniziative promosse dal Comune (gli interventi a piazza Margana, l’Estate romana), ai collettivi che si confrontano con la dimensione urbana (Ufficio per l’immaginazione preventiva, Non gruppo-Erostrato, poi Frazione Clandestina), agli esempi radicati nel territorio con una forte vocazione sociale (Cooperativa Alzaia e Operazione Roma Eterna). Osservare la capitale attraverso il rapporto tra arte e città equivale allora a indagare, secondo nuove coordinate, Roma negli anni Settanta e la sua natura di “palinsesto”.
2020
9788899377090
Roma; arte pubblica; anni settanta
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Roma 70. Interventi e pratiche artistiche nello spazio urbano / Desideri, Arianna. - (2020).
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