Nel campo dell’architettura il progetto assume il valore di protagonista. Durante la tesi di laurea di carattere compositivo, il tesista si concentra su temi progettuali che possano portare a un’innovazione della forma architettonica o che si basino sulla ri-ve- rifica dei codici precedenti. Ma la risposta del progetto di architettura è solo una rispetto a tutte quelle possibili che potrebbero portare, dentro loro stesse un grado di giustezza. Per la scientificità che deve avere il prodotto di ricerca, quindi, sarebbe riduttivo pensare a una sola risposta tra le possibili, essa non ha, per definizione, un grado di assertività necessaria per poter essere l’unica. Difatti, se il progetto di architettura desse una ri- sposta univoca e «scientifica» questo potrebbe essere preoccupante perché il grado di possibilità e di apertura che contraddistingue la figura dell’architetto sarebbe azzerato. A differenza delle scienze dure, infatti, l’architettura può essere definita come una delle «discipline eminentemente qualitative, che hanno per oggetto casi, situazioni e docu- menti individuali, in quanto individuali, e proprio per questo raggiungono risultati che hanno un margine ineliminabile di aleatorietà»1. Il progetto di ricerca del dottorato può allora essere visto come avente valore di ricerca scientifica qualora esso fosse capace di aprire un nuovo scenario o se fornisse strumenti per la valutazione o l’elaborazione del progetto stesso. Protagonista delle do- mande della ricerca è l’innovazione.
Architettura e costruzione. Errore ed erranza / Santarsiero, mariangela ludovica. - (2022), pp. 261-264.
Architettura e costruzione. Errore ed erranza
santarsiero, mariangela ludovica
2022
Abstract
Nel campo dell’architettura il progetto assume il valore di protagonista. Durante la tesi di laurea di carattere compositivo, il tesista si concentra su temi progettuali che possano portare a un’innovazione della forma architettonica o che si basino sulla ri-ve- rifica dei codici precedenti. Ma la risposta del progetto di architettura è solo una rispetto a tutte quelle possibili che potrebbero portare, dentro loro stesse un grado di giustezza. Per la scientificità che deve avere il prodotto di ricerca, quindi, sarebbe riduttivo pensare a una sola risposta tra le possibili, essa non ha, per definizione, un grado di assertività necessaria per poter essere l’unica. Difatti, se il progetto di architettura desse una ri- sposta univoca e «scientifica» questo potrebbe essere preoccupante perché il grado di possibilità e di apertura che contraddistingue la figura dell’architetto sarebbe azzerato. A differenza delle scienze dure, infatti, l’architettura può essere definita come una delle «discipline eminentemente qualitative, che hanno per oggetto casi, situazioni e docu- menti individuali, in quanto individuali, e proprio per questo raggiungono risultati che hanno un margine ineliminabile di aleatorietà»1. Il progetto di ricerca del dottorato può allora essere visto come avente valore di ricerca scientifica qualora esso fosse capace di aprire un nuovo scenario o se fornisse strumenti per la valutazione o l’elaborazione del progetto stesso. Protagonista delle do- mande della ricerca è l’innovazione.File | Dimensione | Formato | |
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