L’architettura, nella sua essenza, è un dialogo tra persone, elementi e spazio. È la composizione di relazioni, la creazione di connessioni tra il materiale e l’immateriale. Nel suo significato più profondo, l’architettura non impone, ma ispira. Come afferma Juhani Pallasmaa, un edificio significativo ci invita a vedere, sentire e riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Il mattone, in particolare, assume un ruolo simbolico. È un oggetto primitivo, fatto di argilla e acciaio, pesante ma allo stesso tempo leggero. Il mattone immaginifico si relaziona con la realtà e viceversa: altera lo spazio circostante e ci spinge a sognare. Attraverso cortocircuiti temporali, l’architettura diventa esistenziale e mentale, trasformando spazi anonimi in luoghi distintivi che rivestono significato per l’uomo. L’architetto, nel suo ruolo sociale, è un traspositore inconsapevole. Trasferisce schemi di sentimenti, emozioni e pensieri da relazioni passate a relazioni attuali, dando carattere agli spazi e facendo emergere lo spirito del luogo. L’architettura diventa così un atto di creazione, un’arte che addomestica lo spazio per l’uomo, rendendolo ricettivo alla realtà del mondo e alle sue infinite possibilità.
Anima. Architettura di soli rapporti / Faraco, Domenico. - (2023), pp. 37-41.
Anima. Architettura di soli rapporti
Domenico Faraco
2023
Abstract
L’architettura, nella sua essenza, è un dialogo tra persone, elementi e spazio. È la composizione di relazioni, la creazione di connessioni tra il materiale e l’immateriale. Nel suo significato più profondo, l’architettura non impone, ma ispira. Come afferma Juhani Pallasmaa, un edificio significativo ci invita a vedere, sentire e riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Il mattone, in particolare, assume un ruolo simbolico. È un oggetto primitivo, fatto di argilla e acciaio, pesante ma allo stesso tempo leggero. Il mattone immaginifico si relaziona con la realtà e viceversa: altera lo spazio circostante e ci spinge a sognare. Attraverso cortocircuiti temporali, l’architettura diventa esistenziale e mentale, trasformando spazi anonimi in luoghi distintivi che rivestono significato per l’uomo. L’architetto, nel suo ruolo sociale, è un traspositore inconsapevole. Trasferisce schemi di sentimenti, emozioni e pensieri da relazioni passate a relazioni attuali, dando carattere agli spazi e facendo emergere lo spirito del luogo. L’architettura diventa così un atto di creazione, un’arte che addomestica lo spazio per l’uomo, rendendolo ricettivo alla realtà del mondo e alle sue infinite possibilità.File | Dimensione | Formato | |
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