Generare spazi disposti agli usi più liberi e vari, che comprendano sin dalla loro concezione la possibilità di creare scenari non programmati e inattesi, costituisce una delle sfide più ardue per il progetto dello spazio pubblico contemporaneo. In un momento storico in cui le questioni legate all’apertura e all’accoglienza risultano di primo piano nella riuscita e qualità dei luoghi, è necessario ripensare i presupposti del progetto di paesaggio. Riprendendo il principio di looseness, introdotto da Alison e Peter Smithson per incoraggiare «la scioltezza dell’organizzazione e la facilità di comunicazione» degli spazi sociali contro il rigido funzionalismo di stampo Lecorbuseriano, il presente testo indaga i caratteri di non-performatività e non-determinatezza del progetto di paesaggio, i quali interpretano il valore di inclusività dello spazio pubblico. Con l’obiettivo di avvalorare l’idea dell’inatteso come lente interpretativa dell’attualità progettuale, si rileggono, con sguardo storico-sociale ed ecologico-relazionale, una serie di declinazioni urbane molto diverse fra loro sul piano fisico e spaziale, ma associate da una comune spinta all’indeterminatezza degli spazi e degli usi. Iniziando dalla complessa evoluzione storica da galleria a skatepark del Southbank Undercroft di Londra (Norman Engleback e Dennis Crompton, 1964), che fa da progetto-matrice per gli altri, vengono dunque passati in rassegna una serie di interventi contemporanei che variano da spazi urbani come Exhibition Road a Londra (Dixon Jones Architects, 2011) e Place de la République a Parigi (TVK, 2013), entrambe centrate sul principio di compenetrazione dei flussi, a parchi periurbani come il Tempelhof di Berlino (2010), dove l’intervento minimo dell’uomo e la coesistenza fra specie autoctone rendono il grande suolo erboso una distesa dalle possibilità potenzialmente infinite.

Ecologie non-produttive. Il valore dell’inatteso nel progetto dello spazio pubblico / Donini, Elisa. - (2023), pp. 116-122.

Ecologie non-produttive. Il valore dell’inatteso nel progetto dello spazio pubblico

Elisa Donini
Primo
2023

Abstract

Generare spazi disposti agli usi più liberi e vari, che comprendano sin dalla loro concezione la possibilità di creare scenari non programmati e inattesi, costituisce una delle sfide più ardue per il progetto dello spazio pubblico contemporaneo. In un momento storico in cui le questioni legate all’apertura e all’accoglienza risultano di primo piano nella riuscita e qualità dei luoghi, è necessario ripensare i presupposti del progetto di paesaggio. Riprendendo il principio di looseness, introdotto da Alison e Peter Smithson per incoraggiare «la scioltezza dell’organizzazione e la facilità di comunicazione» degli spazi sociali contro il rigido funzionalismo di stampo Lecorbuseriano, il presente testo indaga i caratteri di non-performatività e non-determinatezza del progetto di paesaggio, i quali interpretano il valore di inclusività dello spazio pubblico. Con l’obiettivo di avvalorare l’idea dell’inatteso come lente interpretativa dell’attualità progettuale, si rileggono, con sguardo storico-sociale ed ecologico-relazionale, una serie di declinazioni urbane molto diverse fra loro sul piano fisico e spaziale, ma associate da una comune spinta all’indeterminatezza degli spazi e degli usi. Iniziando dalla complessa evoluzione storica da galleria a skatepark del Southbank Undercroft di Londra (Norman Engleback e Dennis Crompton, 1964), che fa da progetto-matrice per gli altri, vengono dunque passati in rassegna una serie di interventi contemporanei che variano da spazi urbani come Exhibition Road a Londra (Dixon Jones Architects, 2011) e Place de la République a Parigi (TVK, 2013), entrambe centrate sul principio di compenetrazione dei flussi, a parchi periurbani come il Tempelhof di Berlino (2010), dove l’intervento minimo dell’uomo e la coesistenza fra specie autoctone rendono il grande suolo erboso una distesa dalle possibilità potenzialmente infinite.
2023
Paesaggio Inclusione
978-88-6242-906-1
universal design; looseness; found space; shared space; indeterminatezza
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Ecologie non-produttive. Il valore dell’inatteso nel progetto dello spazio pubblico / Donini, Elisa. - (2023), pp. 116-122.
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