Si può assumere il silenzio come un filtro utile a non farsi abbagliare dal linguaggio come questione primaria, senza per questo annullarlo; si tratta piuttosto di adottare uno strumento che renda il linguaggio “terso e trasparente” ma soprattutto “transitivo”, perché “guidi i nostri passi verso ciò che è oltre il linguaggio”. Prende vita, dunque, una relazione circolare tra vuoto, silenzio e simbolo. Il vuoto è determinato da un atto formalizzato di costruzione ma al tempo stesso conserva un “essere in potenza” che lo rende fecondo ed espressivo; esso ci parla attraverso il silenzio dei suoi fenomeni percettivi ma al tempo stesso induce al silenzio, almeno temporaneo, nel renderci consapevoli di una condizione di eccezionalità dell’architettura in virtù della sua precipuità. È un silenzio, tuttavia, attivo nel definire il vuoto ottenuto non solo come protezione ma anche come portatore di senso: lo spazio cessa così di essere narratore per farsi finalmente eloquente.
La forma del vuoto / Lambertucci, Filippo. - (2022), pp. 38-60.
La forma del vuoto
filippo lambertucci
2022
Abstract
Si può assumere il silenzio come un filtro utile a non farsi abbagliare dal linguaggio come questione primaria, senza per questo annullarlo; si tratta piuttosto di adottare uno strumento che renda il linguaggio “terso e trasparente” ma soprattutto “transitivo”, perché “guidi i nostri passi verso ciò che è oltre il linguaggio”. Prende vita, dunque, una relazione circolare tra vuoto, silenzio e simbolo. Il vuoto è determinato da un atto formalizzato di costruzione ma al tempo stesso conserva un “essere in potenza” che lo rende fecondo ed espressivo; esso ci parla attraverso il silenzio dei suoi fenomeni percettivi ma al tempo stesso induce al silenzio, almeno temporaneo, nel renderci consapevoli di una condizione di eccezionalità dell’architettura in virtù della sua precipuità. È un silenzio, tuttavia, attivo nel definire il vuoto ottenuto non solo come protezione ma anche come portatore di senso: lo spazio cessa così di essere narratore per farsi finalmente eloquente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.