Varcando la soglia di via Canova, lasciandosi alle spalle la confusa e fragorosa via del Corso, se non si è proprio estranei alla pratica e ai piaceri dell’immaginazione, ci si può immergere in una realtà non così distante da quella che lo stesso artista di Possagno deve aver vissuto durante i suoi soggiorni romani. I suoi Studi, all’angolo con via delle Colonnette, ancora conservano i segni della sua permanenza, sospesi tra il ricordo e la commemorazione, fatti di frammenti incastonati nei muri come gemme preziose. Sulla lato opposto, la massa greve e stereotomica del San Giacomo si staglia dinanzi al nostro sguardo in maniera algida e silente, mostrandosi come imprigionata, apparentemente arenata fra le trame urbane del Tridente.
Tracce di una compresenza / Schiavo, Antonio. - (2024), pp. 32-35.
Tracce di una compresenza
Antonio Schiavo
2024
Abstract
Varcando la soglia di via Canova, lasciandosi alle spalle la confusa e fragorosa via del Corso, se non si è proprio estranei alla pratica e ai piaceri dell’immaginazione, ci si può immergere in una realtà non così distante da quella che lo stesso artista di Possagno deve aver vissuto durante i suoi soggiorni romani. I suoi Studi, all’angolo con via delle Colonnette, ancora conservano i segni della sua permanenza, sospesi tra il ricordo e la commemorazione, fatti di frammenti incastonati nei muri come gemme preziose. Sulla lato opposto, la massa greve e stereotomica del San Giacomo si staglia dinanzi al nostro sguardo in maniera algida e silente, mostrandosi come imprigionata, apparentemente arenata fra le trame urbane del Tridente.File | Dimensione | Formato | |
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