Galea

Opera viva Prima dei carri, i grandi viaggi si fecero su zattere e canoe, sospesi su un mondo ignoto e sconosciuto, verso l’indeterminato. La nave appare come mezzo pratico e immaginario del viaggiare, dello scoprire, del vivere intensamente; talvolta del sopravvivere all’imprevisto, alla tempesta, alla catastrofe. Abitare la nave Che la festa sia un viaggio, un’avventura, un ricordo indelebile. Un desiderio incessante. Per appagarlo, una nave. Per viverlo, una tenda. Abaco degli elementi Una tenda di cui ingegnerizzare la produzione. Rapida da smontare e montare. Montaggio Cavi, tubi e cablaggi possono stendersi sotto il piano di calpestio (+100mm) e salire fino al colmo adiacenti ai remi. Luce, acqua ed elettricità possono collocarsi ovunque. Chiglia Una tenda sempre nuova. Adatta a ogni contesto, adattabile a ogni misura. La festa Non si parte mai da soli. Condividere un viaggio è costruire un legame adulto, consolidare un patto di fiducia. Nel tempo abbiamo imparato che si viaggia anche stando fermi: con un libro, una melodia, un ricordo. Una festa. Si naviga nell’ignoto anche nella piazza di un piccolo paese, nel nostro parco preferito in città, al matrimonio dei nipoti. Ogni evento può essere epico. La flotta Galea, galeone, galeazza. Far sorgere città effimere. La tenda come dispositivo urbano. Approdo alla città Sedentari negli abiti, costruiamo più case che tende, più navi da crociera che velieri. Ma l’avventura, il nuovo, la meraviglia sono sempre con noi. Ci sussurrano racconti fantastici, ci inducono a sognare terre lontane. Nuove terre.