Da quando abbiamo iniziato a occuparci di “stigma” – in sostanza dal congresso della Società Italiana di Psichiatria Sociale nel 2002 – la domanda che più frequentemente ci è stata posta, inevitabilmente, è stata: ma cos’è lo stigma? A sintetizzare, traducendo in una parola meno carica di storia e più immediatamente comprensibile, diremo che il significato di “stigma” corrisponde a quello di “pregiudizio”. Meglio ancora, se ci concediamo di evidenziare la composizione di quest’altra parola, lo stigma è un pre-giudizio: un giudizio già emesso prima ancora di un’osservazione attenta, prima ancora di una doverosa e più complessa riflessione. In realtà, lo stigma non dipende da un’intenzione critica deliberatamente esercitata: la volontà soggettiva, nel momento in cui diviene consapevole del pre-giudizio da cui è guidata in modo parassitario non ha in realtà che poche alternative: da un lato la denuncia e lo schieramento contrario e dall’altro un’oggettiva collusione variamente giustificata – come pessimismo sociale o esistenziale, come calcolo e vantaggio personale o di gruppo di appartenenza, come indifferenza o pigrizia mentale.

Note per una strategia di superamento degli stigmi / Tatarelli, Roberto; Girardi, Paolo; RUBERTO A., Prefazione. - STAMPA. - (2006), pp. 1-7.

Note per una strategia di superamento degli stigmi.

TATARELLI, Roberto;GIRARDI, Paolo;
2006

Abstract

Da quando abbiamo iniziato a occuparci di “stigma” – in sostanza dal congresso della Società Italiana di Psichiatria Sociale nel 2002 – la domanda che più frequentemente ci è stata posta, inevitabilmente, è stata: ma cos’è lo stigma? A sintetizzare, traducendo in una parola meno carica di storia e più immediatamente comprensibile, diremo che il significato di “stigma” corrisponde a quello di “pregiudizio”. Meglio ancora, se ci concediamo di evidenziare la composizione di quest’altra parola, lo stigma è un pre-giudizio: un giudizio già emesso prima ancora di un’osservazione attenta, prima ancora di una doverosa e più complessa riflessione. In realtà, lo stigma non dipende da un’intenzione critica deliberatamente esercitata: la volontà soggettiva, nel momento in cui diviene consapevole del pre-giudizio da cui è guidata in modo parassitario non ha in realtà che poche alternative: da un lato la denuncia e lo schieramento contrario e dall’altro un’oggettiva collusione variamente giustificata – come pessimismo sociale o esistenziale, come calcolo e vantaggio personale o di gruppo di appartenenza, come indifferenza o pigrizia mentale.
2006
IL PRIMO LIBRO DELLO STIGMA.
8887319782
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Note per una strategia di superamento degli stigmi / Tatarelli, Roberto; Girardi, Paolo; RUBERTO A., Prefazione. - STAMPA. - (2006), pp. 1-7.
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